A un certo punto sorge la necessità di mettere al riparo dal vento un angolo della propria casa, una veranda per esempio, o del giardino dove è piacevole riposare con la famiglia e con gli amici, con un occhio alla propria privacy. Un modo semplice per provvedere consiste nell’installare un pannello frangivento, con un intervento abbastanza rapido e generalmente alla portata di ogni hobbista che si rispetti.
Un comune pannello frangivento è generalmente realizzato in legno, con assi opportunamente trattate e impregnate di sostanze antitarlo e antimuffa, in modo da poter resistere all’azione del tempo e degli agenti atmosferici, che altrimenti impiegherebbero davvero poco ad averne ragione, rovinandoli irrimediabilmente.
I pannelli hanno dimensioni più o meno standardizzate sui 4/5 metri (sia per la base che per l’altezza) e vanno affiancati l’uno all’altro, avendo cura di fissarli in modo stabile in modo stabile, in considerazione delle sollecitazioni cui possono essere sottoposti.
Naturalmente un bravo fai-da-te può anche autocostruirli, avendo però cura di trattare il legno con i liquidi specifici “impregnanti” che li proteggano nel tempo e con il flatting o simile per impermeabilizzarli. Si tratta infatti di acquistare varie doghe (assi di legno del formato preferito) e tagliarle nella lunghezza desiderata, prima di assemblarle. In commercio ne esistono di pino massello, per esempio, e poi di vari spessori e misure: 6/7 cm. x 4 cm. x una lunghezza di 3/4 metri sono un classico che permettono un assemblaggio con una robustezza di tutto rispetto.
Attrezzi indispensabili per la loro lavorazione sono:
– una troncatrice elettrica o, in alternativa, una buona sega + “olio di gomito”;
– chiodi e viti di misura appropriata;
– martello;
– avvitatore (a batteria è più comodo) per le viti;
– scalpello per eventuali aggiustature;
– carta abrasiva di varia grana;
– pennelli;
– liquido impregnante;
– liquido/vernice impermeabilizzante.
A pannelli pronti, grande cura va adottata nell’installazione che dovrà essere oltremodo accurata, senza dimenticare mai che è una struttura che deve proteggere dal vento e, trattandosi di una struttura pesante che “fa vela” sotto la spinta del vento, deve essere ben ancorata al terreno ed eventualmente ai muri circostanti la zona di installazione.
In commercio sono reperibili facilmente strutture metalliche, opportunamente sagomate, per bloccare i terminali di ogni pannello e ancorarli con apposite viti in modo che reggano bene alle sollecitazioni.
Costi: In relazione alla struttura e alla dimensione un pannello può costare da 100,00 euro a circa 300,00.
Attenzione:
1 – I pannelli vanno controllati nel tempo e, in caso di sfaldatura del flatting, è opportuno intervenire per ripristinarlo. Intervenire, carteggiando prima, ma solo quando si è certi che il legno è completamente asciutto.
2 – Prima di installare i pannelli, soprattutto in zone esposte alla vista di chi passa, assicurarsi che non vi siano restrizioni particolari da parte del Comune interessato.