Ogni singolo capo di vestiario che si possiede contiene al suo interno un’etichetta, che riporta i metodi di lavaggio utilizzabili sul tessuto di cui è fatto.
Per poter fare in modo di mantenere inalterato nel tempo l’aspetto del tessuto e le sue qualità intrinseche è necessario poter comprendere il significato dei piccoli simboli presenti sull’etichetta, che a prima vista possono non essere del tutto chiari.
Seguendo attentamente le indicazioni, i tessuti possono durare molto di più, senza deformazioni, punti rovinati o macchie.
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Come lavare i capi al meglio seguendo le indicazioni da etichetta
Avere un guardaroba impeccabile e mantenere i capi come nuovi nel tempo è più semplice di quanto si pensi. Spesso basterebbe, infatti, limitarsi a seguire attentamente le indicazioni presenti sulle etichette dei vestiti. Ogni indumento ha la sua storia da raccontare e, per farlo brillare al meglio, è fondamentale capire come trattarlo correttamente.
Nell’era della moda veloce, in cui spesso ci si trova a fare i conti con capi di qualità variabile, saper leggere e interpretare le etichette dei tessuti è un’abilità preziosa. Queste piccole etichette, spesso trascurate, contengono informazioni essenziali per garantire una cura adeguata ai tuoi abiti, prolungandone la durata e il comfort.
In questa guida completa, scoprirai come decifrare i simboli e le indicazioni presenti sulle etichette dei tuoi capi, imparando a lavare, asciugare e stirare i tessuti nel modo migliore possibile. Non c’è bisogno di essere esperti in lavanderia per farlo; basta seguire poche regole chiave e il tuo guardaroba rimarrà in perfetta forma, indipendentemente dalla tendenza del momento. Quindi, preparati a diventare un esperto nel prenderti cura dei tuoi vestiti e goditi la freschezza e la durata dei tuoi capi preferiti per molto tempo a venire.
Il lavaggio in lavatrice
La possibilità di lavaggio in lavatrice viene indicata con la presenza di una piccola bacinella rettangolare; se tale bacinella non è sottolineata il lavaggio e la centrifuga dovranno essere normali; con la presenza una linea che sottolinea la bacinella il lavaggio potrà essere medio e con due linee dovrà essere per forza delicato, o si rischia di rovinare il capo. Se nella bacinella si nota una mano che si inserisce, il lavaggio non può avvenire in lavatrice, ma solo a mano. Alcuni simboli nella bacinella riportano anche la temperatura massima di lavaggio. Se la bacinella è sbarrata significa che il capo non può essere lavato in acqua, ma solo a secco.
Il candeggio
Possiamo utilizzare liberamente la candeggina su ogni tessuto? Certo che no, la candeggina è una sostanza che può macchiare irreparabilmente moltissimi capi d’abbigliamento, rendendoli sgradevoli e spesso anche poco resistenti. La tipologia di candeggio utilizzabile è segnalata dalla presenza di un triangolo.
Un triangolo vuoto indica che si può utilizzare sul capo qualsiasi tipologia di candeggio. Un triangolo sbarrato indica invece che il candeggio non è possibile su questo tipo di tessuto. Se il triangolo porta due linee trasversali allora il candeggio è possibile, ma solo utilizzando prodotti privi di cloro, come la famigerata candeggina delicata.
L’asciugatura
Anche l’inserimento in asciugatrice è segnalato dai simboli in etichetta, disposti entro un quadrato; se nel quadrato notiamo un cerchio, allora il nostro capo di vestiario può essere asciugato utilizzando l’asicugatrice; se il quadrato è barrato il capo non può essere asciugato in un’asciugatrice a tamburo.
La presenza di pallini all’interno del cerchio indica la temperatura di asciugatura: più pallini ci sono e più alta è la temperatura di asciugatura utilizzabile.
Un quadrato privo di cerchio indica le tipologie di asciugatura possibili, senza utilizzare l’asciugatrice. Un simbolo simile ad una busta quadrata indica che il capo va steso ad asciugare dopo la centrifuga; il quadrato con tre linee verticali indica che questo tessuto non si può centrifugare, quindi andrà steso ancora inzuppato di acqua, si dovrà quindi fare attenzione alle goccioline che cadono da esso; un quadrato con una linea orizzontale indica che il capo non può essere centrifugato e che va steso in orizzontale, ad esempio appoggiato su uno stenditoio o su un tavolo, con sotto un panno o un asciugamano.
La stiratura
Dopo aver lavato ed asciugato perfettamente i capi arriva il momento di stirarli. Spesso si utilizza una temperatura di stiraggio standard, quella ad esempio indicata sul ferro da stiro per ogni tipologia di tessuto.
Moltissimi capi però sono prodotti con tessuti misti, basti pensare a molte magliette in cotone più licra o in misto lino. In questi casi è importante conoscere le temperature di stiratura, per evitare di rovinare il capo. Un piccolo ferro da stiro stilizzato ci indica la possibilità di stirare il capo; i pallini contenuti indicano la temperatura di stiro: 3 pallini massimo a 200°C; due pallini massimo a 150°C, un pallino massimo a 110°C. Il ferro da stiro barrato indica che non si può stirare, il ferro da stiro posto su una x indica che non si può stirare a vapore.
Il lavaggio a secco
Anche la possibilità di lavare a secco è presente in etichetta; in genere sui capi che non possono essere lavati in acqua, a mano o in lavatrice, si nota un cerchio, contenente una lettera. Tale lettera indica precisamente i solventi che si possono utilizzare nel lavaggio a secco: una A consente ogni tipo di solvente; una P consiglia il percloroetilene; una F indica gli idrocarburi. Nel caso in cui il cerchio fosse sbarrato, il capo non può essere lavato a secco. In linea generale moltissimi capi possono essere lavati sia a mano, sia a secco.