Si definiscono “rampicanti” le piante che hanno la caratteristica di crescere e svilupparsi in lunghezza, per cui si appoggiano a ciò che hanno vicino. Si arrampicano, sostenendosi ai supporti che incontrano via via, finendo spesso col diventare un tutt’uno con i sostegni che hanno incontrato.
Pensiamo all’edera, per esempio, quando ricopre completamente il tronco di un albero vicino, o quando si abbarbica a un muro “tappezzandolo” completamente. Naturalmente tra queste tipologie di piante, non manca anche la regina dei fiori. Vediamo in questa guida come fissare una rosa rampicante.
Nella famiglia delle “Rosaceae” ( d’altronde ne esistono più di 13 mila qualità) troviamo, infatti, anche la ROSA “rampicante” che, come tutte le piante con tale peculiarità, presenta la tendenza naturale a crescere, avvinghiandosi al sostegno che incontra, provvedendo ad abbellirlo con il suo verde e i suoi fiori.
Con la premessa fatta, va da sé che, dovendo mettere a dimora una rosa rampicante(i periodi consigliati sono Autunno e Primavera), bisognerà scegliere opportunamente il posto dove farla crescere, interrandola in vicinanza di un traliccio o di una recinzione o di altro.
Oltre a questo, passaggio non meno importante quello di fissarla.
( Malattie della piante? Ecco la nostra guida per curarle).
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Quando e dove piantare le rose rampicanti
Periodo propizio per piantarle le stagioni di mezzo. Si tratta di un lavoro che dovreste programmare in Primavera o in Autunno.
Quanto al luogo non necessariamente siete tenuti a possedere un giardino enorme. Potete anche sistemarle su un semplice balcone, crescendo ugualmente bene se appoggiate ad un muro o un grigliato.
L’importante, qualunque sistemazione scegliate, che si tratti di un luogo ben soleggiato ( l’ideale sarebbero una mezza dozzina al giorno) e un minimo riparato, essendo vulnerabili al vento forte.
Se la zona prescelta è in prossimità di un muro, ricordate sempre di tenere le radici ad una certa di stanza dalla base del muro, poiché giocoforza, in sua prossimità, il terreno sarà notevolmente più secco.
Fondamentale la scelta del terreno. Optate per un fondo morbido e molto drenante.
Se, al contrario, la coltivazione è in vaso, sul fondo utilizzate palline di argilla espansa, in modo da facilitare il drenaggio e soprattutto impedire potenziali ristagni d’acqua.
Non meno importante l’uso del concime. Prima della fioritura, indispensabile procedere con l’utilizzo di concime naturale ogni due/tre settimane.
Si può trattare del comune stallatico, ma nulla vi vieta di far uso anche di semplici bucce delle banane.
Consigliato, prima del trapianto, mettere nel terreno delle bucce, per un concime naturale che favorirà una eccellente fioritura.
Annaffiatura legata alla stagione, ma mai particolarmente abbondante. È sufficiente, infatti, bagnarle un paio di volte a settimana.
Bagnatele di rado, ma molto! Cioè quando le bagnate, fatelo abbondantemente.
In questi casi, poi, occhio a bagnare le foglie e i fiori, onde favorire lo sviluppo di muffe e funghi.
Ultima raccomandazione in relazione alla fioritura. Se alla base si forma un intero gruppo di steli ricchi di boccioli, procedete ad eliminare quelli più corti ed esili. Con questa tecnica, infatti, otterrete una pianta ancora maggiormente robusta e vigorosa.
Come sostenere una rosa rampicante
Stabilito dove farla arrampicare e scavata una buca adeguata a contenere bene tutto l’apparato radicale, si procede col riempire di terra la buca e dare un po’ d’acqua alle radici.
A questo punto, indossati i guanti da giardinaggio (stiamo interagendo con una rosa!) si può passare a liberare i suoi rami (che generalmente sono trattenuti da legacci in plastica, quando si acquista la pianta) e ad accostarli al supporto scelto.
Immaginando che sia la recinzione metallica che delimita e protegge un giardino, si avvicinano i rami e si valuta “a occhio” dove indirizzarli, uno per uno, a destra o a sinistra, secondo la conformazione che già hanno e senza forzare eccessivamente, correndo seriamente il pericolo di romperli.
Va annotato che una pianta di rosa sviluppa i suoi boccioli sui rami nuovi e per sua natura questi “neo-rami” crescono e si sviluppano originandosi prevalentemente nei punti in cui si sono formate delle curve con i suoi rami.
Come legare i rami delle rose rampicanti
Va da sé allora che, quando si legano i rami alla recinzione (ma anche a un graticcio o a un pergolato o ad altro, naturalmente), è importante fissarli in modo che vi siano numerose anse che portino la pianta a sviluppare altrettanto numerosi rami nuovi con una conseguente e abbondante fioritura.
Nel fissare i rami, alcuni tratti potranno essere sistemati senza lacci, sfruttando le sbarre della recinzione, ma in tanti altri punti sarà indispensabile usare dei legacci e allora bisognerà fare attenzione e usare rafia (se colorata in verde si mimetizzerà bene col colore dei rami) o fil di ferro ricoperto di gomma/plastica, allo scopo di non danneggiare la corteccia delicata che ricopre i rami della rosa.
Assicurando bene la pianta si potrà stare tranquilli che resisterà alle sollecitazioni (soprattutto del vento e del peso della neve) che inevitabilmente ci saranno con lo scorrere del tempo e delle stagioni.
Il modo migliore per assicurare i rami è quello di legare prima la rafia al supporto e fare un nodo. Fatto ciò, passate poi i due terminali intorno ai rami, in senso opposto. Non stringete (si procederà allo stesso modo col fil di ferro ricoperto di plastica/gomma), anzi lasciando proprio “lenta” la rafia tra il supporto e i rami che in questo modo potranno crescere, senza rimanere costretti dai legacci.
Link utili: alcuni siti di riferimento nell’acquisto di rose rampicanti