La pacciamatura prevede la copertura del terreno con materiale naturale o artificiale per proteggerlo dal gelo in inverno, mantenerlo umido in estate ed evitare la crescita di erbe e piante infestanti.
Durante l’inverno lo strato di pacciamatura serve a riparare dal freddo le piante perenni e gli arbusti che soffrono per le lunghe ed estese gelate, va eseguita nel tardo autunno dopo le prime leggere brinate, ma prima che arrivi il gelo.
Il materiale generalmente usato per la pacciamatura è composto da un misto di torba, stallatico e foglie secche.
Una buona pacciamatura si ottiene anche con l’uso di altri diversi materiali naturali come i pezzi di corteccia, gli aghi di pino, le foglie secche o la paglia, si tratta di materiali che con il tempo si decompongono e vengono assorbiti dal terreno, per questo ogni anno sopra lo strato di pacciame va sempre messo del materiale nuovo in modo di mantenere costante l’altezza della copertura.
Prima di procedere alla pacciamatura si deve zappare il terreno, eliminare eventuali erbacce ed innaffiare leggermente, quindi con l’aiuto di una forca si stende uno strato di uno spessore di circa sei centimetri, evitando il contatto diretto con i fusti delle piante.
Una buona pacciamatura deve lasciare traspirare il terreno in modo che tra lo strato di materiale usato e la terra non si formino delle muffe o delle marcescenze.
Il pacciame mantiene molto bene l’umidità quindi vanno diminuite le innaffiature delle aiuole trattate.
La pacciamatura organica nel tempo riesce a migliorare le caratteristiche del terreno, infatti la sua lenta decomposizione crea del humus che nutre le piante e contribuisce a mantenere la terra fresca e ben drenata aiutando la crescita delle radici.
La corteccia di pino, che si reperisce facilmente presso i negozi di giardinaggio, può essere impiegata per le aiuole essendo esteticamente gradevole, la sua decomposizione è molto lenta perciò la sua durata può essere anche di tre anni a seconda della pezzatura, è però sempre meglio provvedere annualmente ad una piccola integrazione di materiale.
La pacciamatura inorganica fatta con materiali di origine vulcanica, ghiaia o argilla espansa ha una lunga durata, ma viene usata a solo scopo decorativo per le piante coltivate in vaso o per i giardini rocciosi.
Possono venire utilizzati anche tessuti biodegradabili che hanno una durata variabile da uno a tre anni, questi aderendo perfettamente al suolo sono perfetti per gli spazi in pendenza, ma non migliorano la composizione del terreno.
Il tessuto non tessuto ( TNT ) rivestito con uno strato di rame, che viene venduto in dischi di varie dimensione, è adatto per essere collocato alla base delle piante.
Il rame va tenuto verso l’alto ed oltre a garantire la giusta umidità del terreno contribuisce a tenere lontane le lumache.