Chi ha mai osato portare le chiavi sfuse in tasca? Probabilmente nessuno, perché in un modo o nell’altro, nel tempo, gli uomini si sono ingegnati nella costruzione di portachiavi, rudimentali o complessi che siano. Vediamo insieme qualche idea per costruire portachiavi originali, sfruttando materiali facilmente disponibili.
Per prima cosa occorre procurarsi degli anelli, utilissimi e sicuri per inserire le chiavi, generalmente dotate di appositi buchi in tal senso. Si tratta di meccanismi a molla, di diametri differenti, in grado di contenere un numero variabili di chiavi. Oltre alla variabile prezzo, sicuramente trascurabile (visto che questi oggetti costano pochi centesimi), da considerare è il materiale di fabbricazione: acciaio o nichel. Soprattutto se pensate di fare un regalo accertatevi che il destinatario del pensierino non sia sensibile all’uno o all’altro materiale.
La seconda cosa da fare è considerare il target di riferimento per il portachiavi. Se pensate di doverlo fare soltanto per voi stessi, allora il consiglio è di fare in modo che sia un oggetto piacevole e carico di ricordi. Per esempio, un papà potrebbe portare con gioia un portachiavi costruito con la prima scarpetta di suo figlio. Basterà prendere la scarpetta in questione e, in base al materiale, forarla o legarla ad un filo mediamente lungo da sistemare intorno all’anello.
Se non è questo il genere che preferite, ma volete un portachiavi meno ingombrante e più snello, potete affidarvi all’eleganza di uno Scoobydoo di filo, magari bicolore, che risparmia spazio, è funzionale perché al tatto nella borsa si riconosce facilmente, ed ha un pratico anello a cui agganciare l’anello del vostro portachiavi.
Un altro consiglio è di cercare sempre materiale di recupero, oltre che significativo. Per esempio, se siete amanti del buon vino, potrebbe essere carino costruire un portachiavi forando un tappo di sughero, facendo passare attraverso il buco, un sottile fil di ferro, e poi, legare questo filo all’anello. È importante fare attenzione a non pizzicarvi le dita con le punte del fil di ferro e a creare, sempre con il filo, un ghirigoro sufficientemente gradevole alla vista.
In quest’ottica, qualsiasi ricordo, oggetto, cosa (rigorosamente non deteriorabili), può diventare portachiavi, scovando il sistema per legare l’oggetto stesso all’anello, tramite un filo, un fil di ferro, la colla o quant’altro. Se invece vi volete divertire con bricolage e “lavoretti”, allora attingete al pozzo della fantasia e sfruttate la pratica manuale: costruite per esempio un pon-pon, oppure personalizzate un calzino. Come? Riempite un calzino vecchio d’ovatta, cucite su una delle estremità, dei bottoni, “disegnando” occhi, naso e bocca del vostro fantasioso portachiavi. Poi chiudete il calzino e legatelo all’anello. Il gioco è fatto.
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