La talea è uno dei modi più rapidi per riprodurre nuovi esemplari con le stesse caratteristiche della pianta madre.
Volendo creare una nuova piantina dal vostro rosmarino potete procedere seguendo i passaggi sotto descritti. Il periodo ideale per compiere questa operazione è l’estate; in alternativa talvolta si consiglia la primavera.
– Preparare un vaso pulito con terriccio adatto: sciolto, ben drenato; si consiglia di utilizzare sabbia umida oppure un miscuglio in parti uguali di torba e sabbia, con l’aggiunta di perlite per migliorare l’aerazione e il drenaggio.In commercio esistono anche appositi dischi di torba per semine e talee. In alternativa è possibile provare la coltivazione idroponica, porre cioè la talea in un contenitore riempito d’acqua con un pizzico di terra da cambiare ogni due giorni fino a quando si saranno formate le radici.
– Scegliere, da una pianta sana, più rametti, della lunghezza di circa 10-15 cm, dai quali far sviluppare la nuova pianta. Non è detto, infatti, che tutte le talee radichino. Le talee asportate dalla parte inferiore della pianta hanno più probabilità di radicare rispetto a quelle ottenute dai rami superiori.
– Servendosi di una forbice, cesoie o di un coltello ben affilato tagliare i rametti di rosmarino scelti.
– Togliere le foglie presenti nella parte inferiore delle talee, per circa un terzo della loro lunghezza. Le foglie della parte superiore possono essere accorciate.
– Inserire ciascun rametto nel terriccio a una profondità di alcuni centimetri.
Per avere maggiori probabilità di successo i giardinieri consigliano l’utilizzo di ormone radicante che si trova in commercio in polvere o liquido, nel quale dovrà essere immersa, e subito dopo estratta, l’estremità inferiore di ciascuna talea, ponendo attenzione perché risulti in tal modo ben coperta di prodotto. Porre il contenitore in posizione luminosa, ma non alla luce diretta del sole. In seguito mantenere costantemente il terriccio umido, ma non saturo, così da permettere la formazione delle radici, senza incorrere nel rischio della formazione di marciumi.
Si può rendere più veloce il processo di radicazione creando un microclima umido con uno di questi accorgimenti: porre al di sopra del vaso un sacchetto di plastica o una pellicola trasparente dove verranno praticati alcuni fori per permettere la circolazione dell’aria; in alternativa spruzzare spesso il terriccio, anche più volte al giorno, sempre prestando attenzione a non rendere saturo il substrato. Dopo circa due mesi le nuove piantine dovrebbero essere pronte per il trapianto. Se però il clima invernale della zona è molto rigido è bene riparare le piantine dal gelo, per porle a dimora soltanto la primavera successiva.
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