Perché fare la raccolta differenziata dei rifiuti? Questo concetto, introdotto purtroppo solo da pochi anni, ma già conosciuto in molta parte dell’Europa e del mondo, ora è entrato anche nelle menti degli italiani. Sembra una cosa complicata, ma basta un minimo di organizzazione in casa.
Genericamente i tre grandi gruppi di spazzatura sono questi, per cui basta predisporre tre pattumiere: una per la carta, una per la plastica e il vetro e una per l’organico (umido).
RACCOLTA DIFFERENZIATA IN CASA
Per questa differenziazione ci si deve basare anche sulle direttive del Comune di provenienza, perché ognuno ha la sua organizzazione di smaltimento, solitamente i cittadini vengono provvisti di un libretto esplicativo e anche di sacchetti a seconda dei vari rifiuti da differenziare. In alcuni comuni le pattumiere necessarie in casa sono quattro, ce n’è anche una a parte per il vetro e le lattine, basta informarsi e rivolgersi al proprio ufficio Ambiente comunale. Ad ogni buon conto, tornando alla “nostra” organizzazione casalinga di raccolta differenziata e alle “nostre” tre pattumiere in casa, foderate con sacchetti in plastica riciclabile di colore diverso (se si tratta di carta o plastica/vetro) o biodegradabile al mais o di carta, se si tratta di umido-organico.
– ORGANICO
E’ la raccolta degli avanzi del cibo: pasta, carne, pesce, pane, verdure, frutta ecc. In base all’organizzazione del comune l’umido viene raccolto negli appositi contenitori, solitamente di colore marrone o verde.
Le bucce di frutta e verdura andrebbero sminuzzate e se impregnate di liquidi (come ad es. nel caso di anguria , melone o in genere frutta morbida) lasciate ad asciugare in uno scolapasta sotto il quale sia stata collocata una ciotola in plastica o vetro, atta a raccogliere i liquidi. Questa operazione, che sembra complicata o inutile, in realtà è molto significativa, perché impedisce la fermentazione (o la limita) all’interno al sacchetto e alla pattumiera per l’umido e quindi i cattivi odori..
Bisogna ricordarsi che una buona raccolta differenziata è totalmente inodore. Un trucchetto per impedire la formazione di moscerini sopra e intorno agli scarti nello scolapasta, soprattutto col caldo, nel periodo estivo, è acquistare per pochi centesimi una di quelle “campane” ad ombrello con retina a zanzariera e collocarla sopra il tutto.
Un’altra risorsa o trucco, per chi possiede un giardino o ha vasi in balcone, è gettare l’umido-organico (soprattutto quello vegetale) in una compostiera e lasciarlo alcuni mesi a macerare, liberamente esposto alle intemperie. Dopo alcuni mesi, quando rimescolandolo di tanto in tanto, si percepirà un profumo come di sottobosco e di funghi ed il composto avrà assunto la consistenza di un fine terriccio nero, potrà essere utilizzato come ottimo fertilizzante/ terra per vasi di gerani, prati, collocato come nutrimento intorno agli alberi ecc.
– CARTA
Per quanto concerne la carta, essa non va accartocciata , ma lisciata e collocata con ordine e a strati nell’apposito sacchetto.
– PLASTICA
Per la plastica c’è da fare una precisazione: gli incarti plastificati di mozzarelle, brick di succhi di frutta o latte ecc. vanno accuratamente sciacquati e sgocciolati, prima di essere collocati nell’apposito sacchetto, ciò per evitare sgradevoli odori o depositi di liquidi in fondo al sacchetto. Ciò vale anche per le bottiglie di vetro e per le vaschette in alluminio o lo scatolame. In alcuni comuni vi è la possibilità di collocare anche sacchi neri con spazzatura “indifferenziata”, dove vengono collocati tipi di spazzature di difficile individuazione:
– RIFIUTI INDIFFERENZIATI
Sono i rifiuti non recuperabili come ferro, abiti vecchi, assorbenti da donna o bambino, specchi, lamette usate, stracci, CD e DVD, ombrelli, lamette, mozziconi di sigarette, cocci in ceramica, spazzole, spugne, lampadine, pennarelli, scarpe vecchie, gusci di frutti di mare (anche questi vanno sciacquati).
– OLI, PILE, MEDICINALI
Discorso diverso vale per gli oli combusti , i medicinali e le comuni pile o batterie, per i quali esistono appositi contenitori per lo smaltimento e non vanno assolutamente smaltiti nei rifiuti indifferenziati perché molto inquinanti. Un consiglio: chi ha il giardino, può sotterrare i gusci di mare, perché essendo ricchi di calcio, nutrono il terreno, stessa cosa vale per la cenere di legna combusta nei camini o per i fondi del caffè.
– GRANDI ELETTRODOMESTICI
Se si deve smaltire un vecchio televisore, un frigorifero, un computer, bisogna chiamare l’ufficio ambiente del proprio comune e farsi dare le informazioni necessarie: solitamente con la prenotazione, in particolari giorni del mese, è possibile collocare gratuitamente in strada (o con una spesa minima) l’elettrodomestico da buttare, che verrà raccolto al mattino presto dal personale addetto comunale oppure – più semplicemente – è possibile portarlo in discarica con i propri mezzi.
– VESTIARIO, COPERTE
Gli indumenti in buono stato che non indossiamo più non si devono buttare ma è opportuno portarli , dopo averli lavati e stirati, alle organizzazioni caritative. Spesso oltre ai centri di raccolta ufficiali ci sono appositi bidoni, collocati vicino agli altri contenitori o vicino alle chiese, in cui possiamo depositare gli indumenti.
Le coperte vecchie solitamente sono ricercate dai canili e gattili, soprattutto in prossimità dell’inverno, per allestire le cucce o i ripari di gatti e cani abbandonati.
Con un minimo di organizzazione, ma soprattutto di buone abitudini possiamo contribuire alla riduzione dei rifiuti mandati alle discariche facendo sì che i nostri scarti siano riutilizzati per produrre prodotti nuovi e non sia necessario depauperare ulteriormente l’ambiente.