Per tutti gli amanti della cultura giamaicana ed in particolare dei famosi dread locks rastafariani. Di seguito ecco a breve sommario con le relative istruzioni per realizzare i difficili e complicati capelli tanto in voga tra i giovani.
Insomma vediamo come fare i capelli rasta.
Assurti a vera icona grazie a Bob Marley, tendenza imperante negli anni 80′ al suadente suono del Reggae, per qualche decennio questa capigliatura è finita nel dimenticatoio.
La riscoperta solo da qualche anno, grazie a star del calibro di Rihanna, Lenny Kraviz, Zendaya e Jayden Smith, e neppure Justin Bieber si è sottratto al loro fascino.
Ecco i suggerimenti per un acconciatura perfetta in stile giamaicano.
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Storia e cultura dei Rasta
I capelli rasta possono piacere o non piacere, ma quel che è certo che ci sono pochi simboli così immediatamente riconoscibili e associabili ad una cultura, una filosofia di vita.
Rasta, marijuana ( in realtà utilizzata anche come medicinale e via di saggezza e preghiera) e musica reggae.
Un trittico quasi inscindibile nell’immaginario collettivo, un immaginifico terno su cui aleggia il serafico volto di Bob Marley.
In realtà il Rastafarianesimo, ossia la filosofia-religione da cui nasce questa corrente è molto di più.
Si tratta, infatti, di una corrente spirituale monoteista sorta in Etiopia negli anni 30, che si proponeva come erede del Cristianesimo, seppure con non poche influenze dell’Ebraismo.
Alla base la figura di Hailé Selassié, imperatore d’Etiopia, salito al trono nel 1930. A lui oltre a quel titolo, anche gli appellativi di “Luce del mondo”, “Eletto di Dio”, “Leone conquistatore della tribù di Giuda.” Insomma una figura estremamente carismatica che, secondo milioni di individui, avrebbe rappresentato Gesù cristo, sceso nel Mondo nella sua seconda venuta.
Alla base dei rasta il Rastafarianesimo
All’origine del Rastafarianesimo, inizialmente, un movimento nazionalista, l’etiopismo.
Solo a seguito della predicazione di personaggi quali Marcus Mosiah Garvey, sindacalista, scrittore giamaicano e e tra i maggiori ideologi del Black power degli anni 60′, il Rstafarismo assumerà l’attuale fisionomia.
Poi negli anni 80′, il contributo della musica reggae con Bob Marley a rappresentare per antonomasia una corrente musicale, che rappresenta ben di più.
Un movimento che propugna un ritorno ad una vita più semplice e rispettosa della natura. Non per nulla, tra i capisaldi di questa filosofia la non violenza e la volontà di utilizzare, nella medicina e nell’alimentazione, esclusivamente prodotti naturali. Il Rastafarianesimo, infatti, seppure concedendo il consumo di pollo, proibisce l’utilizzo di carne, uva e derivati, tradendo la notevole influenza ebraica I cibi mangiabili dall’uomo solo se “kosher”, ossia conformi ai precetti della Torah.
Altro elemento costitutivo di questa filosofia, appunto, i capelli rasta, ossia lunghe e robuste ciocche di capelli annodate che decorano la chioma di molti fedeli e non.
Un tipo di capigliatura, tipica proprio della religione rastafariana e della cultura giamaicana, in base alla quale i capelli non dovrebbero essere mai pettinati e tanto meno tagliati, originando i dred come li conosciamo.
Questo non significa che tutti i seguaci (attualmente circa un milione nel Mondo, anche se alcune stime parlano di numeri decisamente maggiori) pur riconoscendosi in questa cultura, esibiscano i dreadlocks
Una filosofia che ha per nemico primo l’attuale sistema sociale ed economico. Uno stato di cose visto come una moderna Babilonia, un inferno terrestre edificato sul denaro.
Una lotta finalizzata al suo abbattimento e al raggiungimento di Zion, la terra promessa tanto agognata.
Come farsi i capelli rasta
Il primo passo del lungo e tortuoso cammino consiste nel dividere i capelli in ciocche a base quadrata, . Questo perché, cosi facendo permetterete di favorire la crescita della capigliatura senza creare ulteriori problemi.
Le ciocche create vanno cotonate strofinandole verso la base e aprendole.
Dopo aver cotonato la ciocca prendete l’uncinetto misura 0.2 e cominciate ad inserire nel dread tutti capelli che tendono a fuoriuscire.
Per fare seccare i rasta basterà aggiungere cera o prodotti similari quali olii di ogni tipo.
A questo punto i dreadlocks sono pronti, ma non siamo che a metà del lavoro. Inizia ora la difficile fase della cura di questi strani ed originali capelli.
Dopo almeno una settimana per lasciarli il tempo di stabilizzarsi, i dread per essere preservati e rimanere tali, devono essere lavati con attenzione. Dovrete far uso di uno shampoo privo di schiuma o addirittura il sapone di Marsiglia al fine di evitare che i capelli vengano districati.
Ogni giorno, il neo dreadboy o la nuova dreadgirl, dovrà spazzolare ed arrotolare i nuovi capelli per evitare spiacevoli situazioni possibilmente da evitare.
Il dread lock può essere tagliato totalmente oppure rasato alla base, permettendo così di lasciare qualche centimetro di base sciolta che può verificarsi nel caso in cui non si operi alla base con l’uncinetto.
(come fare i rasta. Leggi un’altra guida).
Link utili: le basi del Rastafafarismo
https://www.youtube.com/watch?v=jz39X82GMaE