Per costume o per abitudine è molto raro che in città si prendano i taxi. In genere in Italia si preferisce sempre utilizzare la propria auto o i mezzi pubblici. I taxi sono usati per lo più da turisti e da persone che devono spostarsi in fretta per lavoro da un posto all’altro o devono recarsi all’aeroporto. Nelle città turistiche i taxi sono molti e sempre più spesso si sente parlare anche di truffe ai danni dei viaggiatori e del modo migliore per tutelarsi. Uno dei dubbi maggiori riguarda i veri tassisti da quelli abusivi e come riconoscere questi ultimi per non essere truffati. Spesso si creano veri e propri gruppi organizzati di tassisti che non sono regolari, non pagano le tasse e non hanno la licenza per esercitare questa professione. Le prime truffe vengono proprio da queste persone. Un tassista regolare deve avere la targhetta con la scritta taxi ben riconoscibile sulla propria auto. Il tassametro deve essere regolare e deve essere ben riconoscibile e identificabile anche il loro numero riconoscitivo. Se tutto questo non è presente non si tratta di un tassista regolare e la cifra alla fine della corsa potrà essere scelta dal conducente a propria discrezione. Si tratta nella maggior parte dei casi di vere e proprie truffe fatte ai danni dei turisti stranieri, ma non mancano anche gli italiani. Basti pensare che solo nella città di Roma ogni anno ci sono migliaia di esposti per truffe, a turisti ai quali sono chiesti anche il triplo dei soldi per una corsa regolare. In alcuni casi è lo stesso comune a prendere dei provvedimenti contro questi abusivi, ma in molti casi anche le forze dell’ordine possono fare ben poco. Molti usano stratagemmi come non dare nell’occhio o chiedere alla persona di sedersi al posto del passeggero davanti. Le truffe possono essere fatte anche dai tassisti regolari. La legge regola gli scatti del tassametro a seconda delle tratte urbane o extraurbane. Il passeggero non conoscendo questa tariffa può facilmente essere ingannato pagando più del dovuto. Il tassametro può essere manipolato, truffa tipica e molto comune, oppure oscurato in parte per chiedere a chi va di fretta un prezzo maggiorato. Le truffe sono molte e ben articolate. C’è chi ad esempio truffa solo gli stranieri e non vuole a bordo italiani, con la scusa di avere già il taxi prenotato, oppure chi anche per brevi tratte inizia a girare a vuoto allungando il tragitto. Personalmente si può fare molto contro queste truffe, basta avere gli occhi ben aperti. Come prima cosa va evitato in alcun modo di salire su taxi abusivi. Poi vanno chieste tutte le informazioni del caso, il tassista è tenuto a informare il passeggero su quanto costerà il suo viaggio, almeno in teoria. Bisogna poi informarsi su come i comuni si organizzano per particolari tipi di corse. Pochi sanno che la notte le donne dovrebbero pagare meno, oppure che esistono tariffe standard per raggiungere le stazioni o gli aeroporti. Basta essere più informati per essere più tutelati.
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