Come comportarsi con delle macchie che sono sempre in agguato quando si dipinge, come quelle di vernice? Bisogna vedere, oltre a come smacchiare, da cosa andare a togliere la macchia.
Quando si decide di dipingere una stanza, la prima cosa che si può macchiare sono i mobili, il divano, il letto, e
il pavimento. Se tutti i mobili vengono protetti con del cellophane, tuttavia, non è per nulla scontato che in modo non avveduto si rischi comunque di macchiarli, spostando magari il cellophane per sbaglio. La macchia, appena fatta, non è però ancora penetrata all’interno della fibra o del mobile. Toglierla da quest’ultimo è facile con prodotto a base di cera nutriente, che va passata con un panno di lana.
Nelle fibre naturali, come il cotone, il lino o la seta, la vernice penetra più in fretta rispetto ai tessuti acrilici, pertanto bisogna agire subito. Se la vernice è caduta sul nostro bel divano in broccato, ad esempio, occorre subito tamponare la macchia con del talco, oppure con della farina, che va tenuta per un’oretta, fino a quando il tessuto non asciuga. Questa impedisce alla vernice, soprattutto se a base oleosa, di penetrare nella fibra. Occorre poi sciacquare con acqua tiepida la parte che si è macchiata, strofinandola delicatamente. Può bastare un panno bagnato, ma è ancora meglio se avete una pelle daino, tipo quelle che si usano per asciugare le auto dopo il lavaggio. In genere, le vernici usate oggi, sono essenzialmente lavabili, e non contengono prodotti chimici troppo aggressivi per le fibre o per i colori, che altrimenti sarebbero danneggiati irrimediabilmente.
È più semplice se il tessuto macchiato è un jeans. La fibra per eccellenza, che viene usata ormai anche per fare le tute da lavoro, è anche quella che può essere trattata con prodotti più aggressivi come l’acquaragia. Questa va usata sul tessuto asciutto, ed è oleosa, pertanto il capo andrà poi lavato come al solito. Lo stesso, se la vernice è caduta su un pavimento fatto di mattonelle in porcellana.
Attenzione, invece, se avete il pavimento di marmo, perché, soprattutto nelle pietre porose come il granito, agendo con un prodotto come l’acquaragia, la parte oleosa potrebbe penetrare, aggravando il danno. È preferibile allora usare un panno abbondantemente bagnato con dell’acqua calda in cui sia stata mischiata della candeggina. La macchia, una volta ammorbidita, verrà via senza privare il marmo della patina che lo riveste e il pavimento tornerà pulito.
Se la macchia si trova sul tessuto del divano o di una poltrona, invece, per le macchie più ostinate, potremo tentare di smacchiare con un cotton fioc imbevuto di acquaragia, e poi tamponando per eliminare l’olio in eccesso. Solo a macchia asciutta, potremo passarvi sopra del sapone a secco, circoscrivendo la zona di lavoro.
Se avete invece un divano, o uno scrittoio di pelle che si è macchiato, ma anche degli stivali dello stesso materiale, provate a usare del latte con dell’ovatta. Strofinando delicatamente, la macchia verrà via senza lasciare aloni. A quel punto, usate il cotone per idratare tutto lo scrittoio perché la caseina del latte nutre in modo delicato, senza ungere.
In ogni caso, abbiate cura sempre di strofinare dall’esterno verso l’interno della macchia, e non il contrario, per evitare di allargarla.
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