Le verruche sono lesioni cutanee causate dal virus HPV (Human Papilloma Virus), che appaiono come piccoli ispessimenti biancastri e che colpiscono prevalentemente il dorso delle mani, la cute periungueale e la pianta dei piedi; si tratta di lesioni benigne, ma che possono creare disagio per motivi estetici o, talvolta, essere dolorose.
Poichè il virus è ubiquitario, il contagio è estremamente facile, soprattutto in ambienti come palestre e piscine, ma può avvenire anche per contatto interumano. Solitamente le lesioni spariscono spontaneamente, ma, poichè il tempo di risoluzione può essere molto lungo (anche molti mesi), esistono vari trattamenti che ne consentono la scomparsa in periodi di tempo più ridotti. La tecnica più comunemente usata dai dermatologi è la crioterapia (o criochirurgia), che consiste in periodiche e ripetute applicazioni di azoto liquido direttamente sulle lesioni.
L’azoto, normalmente allo stato gassoso, diviene liquido a bassissime temperature (-196°C), trasformandosi così in una “medicina” di facile applicazione sulle verruche, o come spray o per contatto diretto. Le basse temperature danneggiano le cellule dell’epidermide infettate dal virus, fino a determinarne la morte.
Tutte le verruche sono caratterizzate da un ispessimento della parte cornea epidermica, quelle palmo-plantari in particolare, ed è per questo che, per tali lesioni, può rendersi utile la rimozione dello strato corneo in eccesso per semplice limatura immediatamente prima dell’applicazione dell’azoto liquido spray; questo consente alla sostanza di colpire le cellule più profonde dove si trova il virus, con un effetto più radicale e rapido.
Il numero di sedute di crioterapia necessarie per il trattamento di una verruca dipende molto dall’estensione della lesione stessa: in media servono tre-quattro applicazioni, ad intervalli di un paio di settimane l’una dall’altra; questo tempo è necessario per consentire i fenomeni riparativi cutanei conseguenti alla morte di una zona, seppur limitata, di tessuto, soprattutto la cute sana che circonda la verruca e che viene inevitabilmente coinvolta in corso di crioterapia, riportando veri e propri danni da ustione. Conseguenze della crioterapia potranno essere il dolore locale e la formazione di bolle a contenuto ematico, che si risolveranno rapidamente dopo essere state bucate con un ago sterile e con pomata antibiotica. Una volta terminato il ciclo di sedute, la cute mostra una completa “restitutio ad integrum”, senza tracce o reliquati. Un discorso a parte va fatto per i condilomi (verruche genitali), causati da particolari sottotipi di HPV e trasmessi per via sessuale: in tali casi, infatti, la crioterapia è utilizzata solo se si tratta di lesioni singole e piccole, non coinvolgenti le superfici mucose anali o vulvari.