Apprestarsi ad affrontare lestate può non essere semplice, dopo un inverno piovoso e freddo in cui anche la voglia di andare in palestra è venuta meno. Quando fa freddo, purtroppo, si passa più tempo in casa e davanti alla televisione. Ogni scusa è buona per mangiare, spizzicare, assaggiare mentre si cucina, e il nostro peso forma, inevitabilmente, ne risente. Come affrontare allora una dieta disintossicante, facendo le mosse giuste prima di affrontare il mare, la piscina, ma in generale gli abitini estivi che, scoprendo, mettono in mostra i nostri punti deboli?
Intanto, bevendo molta acqua oligominerale, che elimina il sale in eccesso e favorisce il lavoro dei reni. I cibi salati, preferibili quando fa freddo, alterano lequilibrio di quelli che sono considerati dei veri e propri filtri per il nostro corpo: i rendi soffrono se mangiamo salato, ma soprattutto se non beviamo, per eliminare i sali in eccesso. Le acque oligominerali vanno bene tutte, e le scegliamo in base al loro contenuto di residuo fisso, che, tra i più bassi, può andare tra i 50 ed i 500 mg/l, ma non dovrebbe mai superare i 500.
In questi giorni è importante una colazione a base di un kiwi e del tè verde, dolcificato con fruttosio oppure con miele. Associazione indispensabile perché favorisce levacuazione, dando al corpo lo sprint giusto per iniziare la giornata. Dopo dieci minuti, si può prendere anche un caffè o fare uno spuntino a piacere.
Disintossicare il corpo vuol dire anche fare per qualche giorno una sorta di digiuno: per un paio di giorni (e non di più) si possono assumere bevande non gassate e frullati con latte di soia e di riso. Lideale sono i centrifugati: mischiando del succo di arancia al succo di due pomodori, o della verdura fresca, come la cicoria, facciamo un sacrificio minore ma che ci tornerà utile nei giorni successivi. La pelle sarà luminosa, come se avessimo fatto una pulizia del viso o una sauna. In realtà stiamo pulendo il corpo dallinterno, eliminando il ristagno delle sostanze nocive. Nei due giorni di digiuno si possono però mangiare anche delle mele, ma sempre cotte in acqua, bevendone il succo, che ci fornisce la giusta dose di energia perché naturalmente ricco di fruttosio.
Nei giorni successivi, possiamo riprendere a mangiare regolarmente, facendo però attenzione, almeno per una settimana, ad evitare i carboidrati. Perderemo velocemente peso, asciugandoci, e la cosa sarà visibile come prima cosa dal punto vita. Dalla settimana successiva, reintroduciamo i carboidrati, ma sempre e solo a pranzo. Preferiamo le proteine e le verdure fresche a cena, mangiando linsalata per prima, perché stimola i succhi gastrici.
Le verdure cotte sono preferibili nella terza settimana, da aggiungere ai più diversi legumi, preferendo però quelli già privati della pellicina, che non creino fastidiosa aria nella pancia.
Seguendo questo schema alimentare per circa tre settimane, più i primi due giorni destinati al digiuno, si riesce a riattivare il metabolismo, che in genere rallenta quando viene appesantito da lunghi periodi di cibi calorici e pasti completi.
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