L’inquinamento atmosferico è uno dei prezzi più cari che, soprattutto chi vive in città, deve pagare per l’industrializzazione e gli agi del riscaldamento, dei “trasporti facili” in auto, e della tecnologia che richiede consumi sempre più alti di energia e quindi produzioni in proporzione sempre più elevata di anidride carbonica.
Ognuno di noi può contribuire nella riduzione delle emissioni inquinanti attraverso adeguati stili di vita e cercando di ridurre i consumi, tuttavia non è pensabile che il problema delle emissioni nocive che quotidianamente respiriamo sia risolvibile in breve tempo.
È quindi opportuno adottare alcuni accorgimenti, che possono ridurre gli effetti dannosi che lo smog ha sulla nostra salute e sulla nostra psiche (è dimostrato che lo smog non solo provoca danni al sistema cardio-circolatorio, ma favorisce anche ansia, insonnia, depressione e nevrosi).
Innanzitutto è bene, nel limite del possibile, non frequentare le strade principali della propria città, privilegiando strade secondarie e meno trafficate, soprattutto nelle ore di punta della giornata. A questo proposito può essere utile sapere che le rilevazioni effettuate nelle città italiane mostrano come le minori concentrazioni di pm10 siano a mezzogiorno; di conseguenza, se potete scegliere, è bene andare a fare la spesa o comunque muoversi a piedi in quel periodo della giornata. Al contrario, le concentrazioni maggiori di polveri nocive sono registrate nelle ore più fredde e umide della giornata, durante le quali sarebbe quindi meglio non uscire, soprattutto per gli anziani ed i bambini.
Se desiderate fare jogging o lunghe camminate è meglio farle durante o dopo la pioggia, che ripulisce letteralmente l’aria e limita la quantità di di anidride carbonica e polveri sottili che si inalano. Diversamente è utile, soprattutto per le persone anziane o con problemi respiratori, utilizzare una mascherina con filtri ai carboni attivi che trattengono le polveri sottili e lo smog: sono in vendita in farmacia e nei negozi di dispositivi antinfortunistici.
I bambini piccoli non andrebbero portati in giro negli orari di punta, quando si concentrano i flussi di automobili in entrata ed uscita dalla città per recarsi al lavoro e/o per tornare a casa, ed in ogni caso vanno tenuti il più in alto possibile, lontani dai tubi di scappamento di auto e moto.
Anche a casa è possibile contrastare gli effetti dannosi dello smog: attraverso un’alimentazione ricca di alimenti antiossidanti (frutta e verdura rossa, arancione e gialla) e di liquidi (almeno due litri di acqua ed una tazza di té verde al giorno), coltivando piante “antismog” sul balcone e in casa (ficus, dracena, gerbera), sottoponendosi periodicamente a cure termali, che “ripuliscono” polmoni e bronchi dall’inquinamento.
Infine, è bene tenere presente che chiudersi in casa non è comunque salutare: l’aria che vi circola non solo è la stessa che c’è fuori, ma può essere persino peggiore a causa dell’effetto “cappa” che si genera per la cottura dei cibi, del riscaldamento (soprattutto se ad aria e in assenza di un sistema di riciclo dell’aria) e del condizionamento, persino delle vernici che sono state utilizzate per dipingere mobili e pareti. Cambiare l’aria quotidianamente e nel rispetto delle ore non di punta rimane quindi una sana abitudine.