Il reato di diffamazione su Facebook si configura molto frequentemente nei tempi odierni: questo Social Network infatti è ormai diffusissimo, e tantissime persone lo utilizzano quotidianamente, talvolta esprimendo i loro pareri, anche negativi, senza freno alcuno.
Parlare male di qualcuno pubblicamente in uno spazio web come Facebook, tuttavia, ha un suo “peso”: ciò che si scrive all’interno del Social Network ha una visibilità davvero notevole, di conseguenza anche un semplice post può implicare una vera e propria diffamazione.
Dal momento che Facebook ha visto crescere la sua importanza in modo straordinariamente rapido la giurisprudenza ha dovuto adeguarsi con celerità, e alcune recenti sentenze hanno fatto chiarezza su alcuni aspetti, scopriamo quali.
Indice Guida Gratis:
La diffamazione su Facebook è un reato a mezzo pubblicità
Un quesito che è stato posto piuttosto frequentemente negli ultimi tempi per quel che riguarda il reato di diffamazione su Facebook è il seguente: offendere una persona tramite questo spazio web equivale ad un’offesa effettuata a mezzo stampa?
Recenti sentenze hanno chiarito che la risposta a tale domanda è negativa: la diffamazione effettuata tramite Facebook non può essere considerata una diffamazione a mezzo stampa, ma bensì una diffamazione a mezzo pubblicità.
L’aggravante in questione è giuridicamente meno grave rispetto alla diffamazione effettuata tramite la stampa tradizionale, di conseguenza parlare in modo ingiurioso di una persona sulla carta stampata è da considerarsi giuridicamente più grave rispetto alla diffamazione effettuata all’interno di Facebook, anche laddove il giornale in questione comporti una visibilità inferiore rispetto a quella che può garantire il Social Network.
Cosa rischia chi diffama su Facebook
Come sottolineato, secondo la Legge Facebook non può essere paragonato alla carta stampata per quel che riguarda questo tipo di reato, di conseguenza le pene per chi diffama a mezzo Facebook sono più leggere rispetto a quelle effettuate a mezzo stampa.
La diffamazione a mezzo stampa comporta come pena massima 2 anni di carcere in caso di diffamazione aggravata dal fatto determinato, mentre laddove il reato di diffamazione si sia consumato su Facebook le pene risultano dimezzate.
Parallelamente a questo, ovviamente, la persona che ha subito la diffamazione può intraprendere anche un’azione civile per ottenere il risarcimento del danno.
Come muoversi se si è subita una diffamazione su Facebook?
Nel caso in cui si sia subita una diffamazione su Facebook bisogna confrontarsi con un avvocato, ovviamente, e allo stesso tempo bisogna procurarsi subito una prova del reato.
Come noto su Facebook i messaggi possono essere facilmente modificati o cancellati, di conseguenza la parte lesa non deve temporeggiare nel produrre delle prove da esibire in tribunale.
Effettuare il classico screenshot della pagina web di interesse può non essere sufficiente: se si vuol essere ancor più sicuri che non vengano avanzati dei dubbi circa la veridicità delle prove può essere un’ottima idea quella di far autenticare da un notaio lo screenshot incriminato, affinché nessuno possa avanzare dei dubbi circa l’autenticità del documento.