Ai bambini di oggi non manca nulla, hanno tutte le attenzioni di genitori, nonni e zii; vengono premiati con giochi per qualunque cosa normale facciano durante la giornata: andare a scuola, fare attività sportiva, consumare il pranzo o la cena. Tutto diventa un occasione per premiare il bambino, quindi se il bambino è viziato, la colpa non è certamente sua, ma dei genitori moderni che ritengono questo comportamento il più idoneo ad una sana crescita del figlio. Forse le mamme e i papà di oggi non hanno la pazienza che avevano i nostri genitori, è facile notare anche per strada come essi cedono davanti al capriccio del bambino che vuole il chupa chups, il gelato o il gioco esposto in vetrina. Non si parla più con i bambini, non c’è tempo, molto più semplice accontentarli. Questo nasce anche da un problema di frustrazione del genitore che non può dire no al figlio che chiede un gioco che il suo amichetto ha, suo figlio non è inferiore ed anche a costo di non avere nulla a tavola da mangiare, ma lui deve avere il gioco che ha l’altro. Nasce così un continuo senso di sfida e rivalità fra i bambini che in realtà è una sfida fra genitori, a chi ha il bambino più bello, più bravo a scuola, più atletico e così via. Tutto ciò porta il bambino ad un atteggiamento antipatico nei confronti di chiunque per un senso di superiorità e per l’atteggiamento viziato. La prima cosa da fare è correggere la testa dei genitori di oggi. Parlare con il bambino sin dalla più tenera età, giusto il regalo ed il premio, ma non per ogni stupidaggine, mangiare è una cosa normale, non va premiato se compie questo gesto, se non mangia e quando lo fa gli daremo un premio, farà sempre lo stesso capriccio per ottenere il gioco. Invece proviamo a distrarre il bambino che ha poco appetito, comunicando con lui di argomenti piacevoli e senza fare alcuna promessa momentanea che non potremo mantenere. Anche il gioco in premio al bambino che prende un bel voto a scuola, è una pessima idea; studiare è l’unco dovere che ha il bambino ed in ogni caos lo deve fare per lui, cosa fondamentale da far capire al piccolo sin dai primi anni di scuola. portare degli esempio di amici o parenti che svolgono un bel lavoro che a lui piace e far presente che per raggiungere tale posizione questo suo idolo ha dovuto studiare tanto. Il bambino deve essere apprezzato ed elogiato per il suo studio, ma far capire che deve farlo per se stesso prima che per i genitori. A fine anno scolastico, un piccolo regalo, un gioco che desidera è più che lecito, ma non di certo per ogni ottimo o dieci che compare sul suo quaderno. Anche perché tutto ciò non gli farà apprezzare le cose, visto che vengono ottenute con tanta facilità. Anche nell’ambito sportivo, i bambini vengono spinti dai genitori a dare il massimo sin dalla tenera età e spesso invogliati a rendere con promesse di giochi e regali vari, cosa sbagliata, il bambino deve fare sport prima di tutto per il bene del suo corpo e non per mettersi in competizione.
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