Se siete proprietari di un terreno edificabile e avete deciso di far costruire una abitazione dovete tenere presente che ci saranno diverse pratiche e che l’iter burocratico va rispettato scrupolosamente per non incorrere in multe e sospensioni impreviste dei lavori, con conseguente prolungarsi dei tempi previsti per i lavori e aggravio dei costi.
Affidatevi a un tecnico registrato all’albo per realizzare il progetto, che sia allo stesso tempo corretto rispetto a tutte quelle che sono le normative e che risponda alle esigenze abitative di chi vivra’ nell’appartamento.
Per prima cosa si deve tenere conto del Piano Regolatore Generale altrimenti detto Piano di Regolamento Urbanistico, e anche del Regolamento Edilizio Comunale.
Il tecnico dovra’ tenere conto di molti aspetti, partendo dalla planimetria catastale del lotto in cui ha deciso di costruire: l’indice di fabbricabilita’ della zona (per ogni metro quadro del lotto c’e’ un certo numero di metri quadri edificabili), il rapporto di copertura (ovvero la percentuale di superficie del lotto che si puo’ occupare con il fabbricato), la distanza dalla strada e la distanza dai confini del terreno su cui si va a edificare, la zona del Piano Regolatore in cui si e’ inseriti, l’altezza che puo’ raggiungere il fabbricato e gli eventuali vincoli a cui e’ sottoposta la costruzione, come ad esempio i vincoli sismici, idrici e geologici, i vincoli della Soprintendenza delle Belle Arti, le fasce di rispetto stradale e le fasce di rispetto cimiteriali.
A questo punto il tecnico puo’ predisporre il progetto che risponda alle esigenze del committente e poi il progetto va presentato agli uffici competenti, ovvero gli Uffici Tecnici Comunali presso i quali viene sottoposto al parere della commissione edilizia: il progetto puo’ essere direttamente accettato o respinto, oppure puo’ essere accettato in maniera condizionata ad alcune varianti da apportare al progetto.
Quando il progetto viene accettato viene rilasciata dal comune la Concessione edilizia e quindi vanno pagati gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione, cifre notevoli che pero’ variano a seconda del comune, da questi tribuiti si e’ esenti solo se si costruisce in zona agricola e il proprietario e’ un coltivatore diretto che abbia presentato un piano di utilizzazione aziendale.
Solo quando si e’ in possesso della concessione edilizia si possono iniziare i lavori:a questo punto è bene richiedere a qualche azienda edile un preventivo di spesa per sapere a che cosa si va incontro.
Una volta scelto il preventivo piu’ ragionevole l’azienda costruttrice deve redigere un capitolato speciale di appalto che contiene tutte le informazioni relative ai tempi di consegna, alle penali per i ritardi, l’elenco di prezzi e misure, i pagamenti degli stati di avanzamento dei lavori, tutte queste indicazioni tutelano sia il committente che l’esecutore dei lavori.
Quanto puo’ costare complessivamente costruire una casa? Considerate il costo del terreno se non e’ gia’ in vostro possesso, un costo al metro quadro compreso tra 1000 e 1800 euro a seconda della zona d’Italia in cui si costruisce e le spese di progettazione, oneri di calcolo e fiscali che incidono per circa il 25 per cento del costo al metro quadro.
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