Uno degli argomenti più chiacchierati in quest’ultimo periodo, in merito ai diritti dei lavoratori, riguarda i buoni-pasto forniti dalle aziende.
Una realtà soggetta a revisioni continue, per offrire di più, o almeno si spera.
Vediamo allora con l’arrivo di Luglio cosa cambio nella loro fruizione e possibilità di utilizzo
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Cosa sono i buoni pasto e quale la loro funzione
Grazie ai buoni-pasto, spesso cumulabili in base alle necessità, i lavoratori dipendenti hanno l’opportunità di pagare il proprio pasto in mensa, la propria spesa nei supermercati (nonostante le notizie allarmistiche che sie erano diffuse, la normativa non cambia nulla sotto questo punto di vista), e non solo.
Esiste la possibilità, infatti, di possedere buoni restaurant da utilizzare in vari ristoranti, bar, pizzerie, fast food.
Le news fondamentali riguardano non tanto i carnet cartacei, per cui il valore di esenzione è rimasto invariato, quanto le tessere elettroniche ed il risparmio fiscale.
Da Luglio, le nuove normative in merito all’argomento prevedono un adeguato allineamento con i parametri medi europei, un vantaggioso aumento del valore esentasse (7 euro), una maggiore sicurezza e celerità durante l’utilizzo e le transazioni. La notizia positiva è che, adottando la card, i dipendenti potranno evitare di spendere del tempo prezioso ritirando i buoni in azienda, e stare sereni sul pericolo di furto e smarrimento, in quanto la card verrebbe subito bloccata, consegnata nuovamente, e con tanto di convalida dei buoni persi.
Considerata l’entità di questa importante innovazione, non si può non sottintendere, da parte del sistema, un maggiore riguardo nei confronti dei negozianti.
Le commissioni d’incasso, infatti, nonostante l’evoluzione, continuano a rimanere molto alte, costringendo sempre più esercizi commerciali ed esercenti a non accettare i Ticket elettronici. Tale condizione di disagio stride di gran lunga con i buoni propositi di rendere rapida la contabilizzazione del pagamento (da parte della società).
Oltretutto, i diversi tipi di buoni-pasto esistenti presuppongono per la loro accettazione un lettore specifico: in questo senso, un unico esercizio commerciale dovrebbe munirsi di più lettori. Tanti quante sono le card esistenti! Una spesa onerosa che impedisce il giusto rapporto fra innovazione e agevolazioni, fra progresso e ago della bilancia.
Sarà dunque compito delle autorità competenti rendere possibile la validità di un unico Pos per tutte le card elettroniche dotate di microchip.
Una soluzione favorevole ed a portata di mano che farebbe aumentare l’adesione di molte altre attività commerciali, che faciliterebbe il lavoro ai centri già convenzionati, che gratificherebbe maggiormente i lavoratori in possesso della card elettronica. Nell’attesa che il valore dell’offerta sia direttamente proporzionale alle necessità comuni, ai lavoratori ed agli esercenti stessi conviene aggiornarsi circa le nuove normative in vigore e prepararsi agli inevitabili cambiamenti proposti, reali o surreali.