Pagerank è un termine sempre più utilizzato ed importante nel mondo di Internet e dei siti web e allora va da sè per chi aspiri ad avere un proprio blog quando non a lavorare in rete, diviene necessario conoscerne le dinamiche, per aumentarlo al proprio sito e conseguentemente guadagnare nella notorietà e visite per lo stesso.
Cos’è, come calcolarlo, come farlo aumentare
Nello sterminato mondo di Internet, si sente dire sempre più spesso che quel determinato sito presenta un determinato valore di pagerank. In realtà, non molti sanno esattamente di cosa si tratta. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
Il Pagerank (spesso abbreviato in PR), si traduce letteralmente come rango di una pagina in italiano, costituito da un algoritmo di analisi che assegna ad ogni pagina web della rete un valore compreso tra 1 e 10, è un marchio appartenente a Google. Questo valore quantifica l’importanza che ha ciascun sito web, ossia le pagine web ed i siti più rilevanti messi in relazione alla ricerca di una determinata parola chiave.
Quanto più il valore è alto, più quella pagina assume importanza. E’ uno strumento utile per indicizzare le risorse, dato che è proprio la popolarità di una determinata pagina ad influenzare gli algoritmi di indicizzazione e quindi il posizionamento nei motori di ricerca.
Quindi si tratta di una correlazione tra popolarità e contenuti, per cui se una pagina compare al primo posto dei risultati di un motore di ricerca, ma in relazione ad un argomento poco popolare, il pagerank sarà comunque basso; viceversa, un sito non nelle primissime posizioni in relazione ad una parola chiave molto gettonata avrà un pagerank sicuramente alto.
Ma come si calcola questo valore? L’algoritmo è stato sviluppato dall’Università di Stanford, ed utilizza la teoria di Markov sui processi.
Il ragionamento è il seguente:
sia A una pagina, di cui vogliamo calcolare il pagerank PR(A). Dopodichè, consideriamo tutte le n pagine che contengano almeno un link verso la nostra pagina A, e le chiamiamo T1, T2, eccetera, fino a Tn. Ciascuna di queste pagine possiede, a sua volta, un pagerank che chiameremo PR(T1), PR(T2), eccetera, PR(Tn).
Con C(T1), C(Tn) indichiamo il numero di volte nelle quali in ciascuna pagina sia stato trovato il link al sito A. Infine, abbiamo il dumping factor (d), un fattore il cui valore viene stabilito da Google, originalmente pari a 0,85, ma suscettibile di oscillazioni. Quest’ultimo valore ha una funzione correttiva, poichè considera la possibilità che l’utente arrivi al sito A non direttamente attraverso il link alla pagina correlata ma seguendo un percorso più tortuoso. Quindi all’aumentare del numero totale di link che contengono un collegamento al sito A, il pagerank aumenta.
Il valore di pagerank, puramente approssimativo, rappresenta soltanto uno dei fattori che determina la posizione di una pagina, e dev’essere sempre collegato ad altri strumenti.
Per conoscere il valore di pagerank di una pagina, si possono utilizzare varie applicazioni fornite da terzi o, più semplicemente, la toolbar di Google, che contiene una barra che indica il pagerank.
Esistono degli accorgimenti che consentono di aumentare questo valore. Poichè il pagerank indica la popolarità di una pagina, e non di un sito intero, bisognerà considerare il pagerank della homepage. Per far salire il valore bisogna provare a ricevere link da altre pagine, possibilmente pagine con, a loro volta, un alto valore di pagerank e con un numero di link inviati all’esterno basso.
Come prima cosa, il sito deve in qualche modo attrarre i link, quindi dev’essere interessante da un punto di vista anzitutto contenutistico, ma anche grafico. Largamente utilizzata un tempo era la tecnica di scambio link, ma questa operazione ha forza se fatta, appunto, con siti di qualità e con contenuti similari e, comuqnue, si tratta di un costume il cui valore è stato fortemente ridimensionato, quando non penalizzato, dai complessi calcoli di Big G.
In questo ragionamento, assumono importanza gli outbound link, ossia i link a siti esterni che il nostro sito sponsorizza. Non conviene, infatti, accumulare troppi outbound link su pagine con pagerank alto. In generale, bisogna preoccuparsi di inserire link esterni a siti che si reputano buoni qualitativamente e con tematiche affini alle nostre, e che migliorano la navigazione dei nostri utenti; far sì che i link siano collegati a keywords inerenti, in modo da tematizzare il nostro sito migliorandone il posizionamento dei motori di ricerca.Infine, ricordiamoci di controllare il metatag robots, e il file robots.txt per accertarci che la pagina abbia una corretta indicizzazione.
Ultimi consigli per l’aumento del valore di pagerank. Anzitutto, l’anzianità di un sito incide in parte sul parametro: a parità di contenuti, un sito più vecchio avrà un valore più alto. Infine, contribuisce ad aumentare il valore anche la presenza di faq e di mappe del sito.