Cosa bisogna fare in caso di morso di ragno?
È bene premettere da subito come in Italia ci siano solo due specie di ragno velenose. Ci riferiamo alla tarantola e al cosiddetto ragno violino, vale a dire il ragno bruno solitario. Ed é vero che Il morso di quest’ultimo potenzialmente deve essere monitorato con la massima attenzione ( in rari casi può essere addirittura letale, specialmente per i bambini piccoli), ma parliamo pur sempre di un insetto davvero raro da incrociare sul nostro cammino.
Il morso della tarantola, invece, a differenza di quello che si pensa, non è molto pericoloso, e solitamente il danno si riduce a una lesione evidente della parte interessata.
Tutti gli altri ragni autoctoni, compresi i ragni domestici, sono sostanzialmente innocui. Ciò non significa che non mordano, spesso le punture all’apparenza inspiegabili che i bambini presentano quando si svegliano, sono proprio dovute ai ragni, ma semplicemente che i loro effetti sono inesistenti e tendono a scomparire in breve tempo.
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Come riconoscere i ragni pericolosi e cosa fare
Come abbiamo premesso la gestione di un morso di ragno, quando possibile identificarlo, dipende dalla sua natura. Nella maggior parte dei casi, non si tratta di specie particolarmente velenose, non richiedendo perciò particolari trattamenti. Una maggiore attenzione, invece, va posto nei casi dei due esemplari appena citati. In ogni caso queste le raccomandazioni:
Cosa fare in caso di morso di un ragno comune
Il ragno comune presenta dimensioni, colore e forma diversi. Nel caso in cui veniamo morsi da un ragno comune, noteremo sulla pelle una zona arrossata, gonfia solo in alcune parti, per esempio sopra la palpebra.
In questo caso l’unica operazione da compiere consiste nell’applicare del cotone bagnato con acqua fredda o un cubetto di ghiaccio sulla parte interessata. Quindi procederemo a ripulire in maniera accurata la stanza e il letto.
Il medico deve essere chiamato solo nel caso in cui sulla pelle sia comparsa una macchia di colore viola, oppure si sia formata una vescica o ancora se è presente una ferita. In tutti gli altri casi non c’è da preoccuparsi.
Cosa fare in caso di morso di un ragno violino
Il temutissimo ragno violino (Loxosceles rufescens) non è facile da riconoscere. In ogni caso è di dimensioni contenute, colore marrone-giallastro, con un diametro di un centimetro e mezzo al massimo, corpo schiacciato e zampe molto lunghe. Si chiama così perché sulla parte anteriore del corpo si può notare una macchia scura la cui forma ricorda quella del violino. Questa specie di ragno, di origine mediterranea, è presente in tutta la Penisola, soprattutto rifugiandosi in casa in quelle del Nord, complice le temperature più rigide. Va, però precisato come si tratti di un insetto tutt’altro che coraggioso, ma dedito a fuggire in presenza delle persone e a nascondersi in porte, finestre o fessure e in indumenti, lasciati all’aperto o scarsamente utilizzati, come scarpe, giacche o lenzuola. E propenso ad attaccare solo sentendosi minacciato o a stretto contatto con l’uomo.
Un morso di un ragno violino potrebbe risultare anche indolore per diverse ore, prima della comparsa dei sintomi. E, giusto per non alimentare inutili allarmismi, questi potrebbero risolversi, come avviene abitualmente, con arrossamento, prurito, irritazione e sensazione di formicolio. Può però anche accadere, e in questo caso la vigilanza deve essere maggiore, che dopo quattro o sei ore, sul punto interessato si formeranno delle vesciche, anche piuttosto dolorose. Nel punto del morso, la pelle sembrerà infossata, caratterizzata da colore bluastro. In casi molto rari, soprattutto nei bambini piccoli, si presenteranno tremori, brividi e febbre, con possibili stati di shock. In questo caso non dovremo fare altro che chiamare immediatamente il dottore e lavare la zona interessata con acqua e sapone. Se possibile, al medico dovremo anche portare il ragno. Talvolta, inoltre, dopo nel lasso di 2 o 3 giorni, la ferita potrà infettarsi e ulcerarsi, complice la particolare natura del veleno del ragno violino che è di tipo necrotizzante. Ciò determina la necrosi per l’area prossima alla morsicatura, richiedendo allora una pulizia molto accurata e, nei casi più seri, un piccolo trattamento chirurgico. Vale, però, anche la pena di precisare che, anche in caso di morso, il veleno viene rilasciato in meno della metà dei casi ed i decessi registrati (in numero bassissimo) sono sempre relativi ad individui fragili, spesso già gravati da un quadro clinico difficile.
Quindi pulizia accurata e monitoraggio e, solo nel caso di lesioni di una certa importanza, la possibilità di vedersi prescrivere antibiotici e cortisonici. Solo nei casi più gravi, ad esempio in concomitanza con un imbrunire della zona centrale della ferita, o se compaiono febbre e rash cutaneo, dirigersi il prima possibile al Pronto soccorso.
Cosa fare in caso di morso di una tarantola
La tarantola, infine, è un ragno di circa sei o sette centimetri di dimensioni, che vive in particolar modo nell’Italia meridionale e centrale. Dopo essere stati morsi da una tarantola, il tratto di pelle interessato presenta due piccoli fori e, poco tempo dopo, la zona si ulcera, provocando dolore e diventando bluastra.
In questo caso, è necessario lavare la zona con acqua e sapone, chiamare immediatamente il medico e posizionare sulla pelle impacchi freddi o ghiaccio. Potremo usare una borsa di ghiaccio avvolta in un panno sulla zona del morso per ridurre il gonfiore e il dolore, tenendolo in sessioni della durata di 10-15 minuti alla volta, prima di una pausa da 10. Ovviamente ugualmente consigliato l’uso, se ildolore è intenso, di antidolorofici da banco come l’ibuprofene o il paracetamolo, seguendo le istruzioni del prodotto.
Anche in questo caso buon anorma monitorare la ferita e sforzarsi di evitare di grattarla, in quanto questo rischierebbe di provocare ulteriori irritazioni o infezioni.
Da ricordare come la maggior parte delle tarantole non sia aggressiva verso gli esseri umani, preferendo di gran lunga la fuga.
In sintesi:
– il morso della tarantola fa male, ma non è pericoloso;
– quello del ragno bruno solitario (ragno violino) può provocare anche la morte;
– quello dei ragni comuni, tra cui il ragno domestico, è innocuo.