In molti si domandano come si diventa Cavaliere del Lavoro. Anche perché, sebbene non coincida con alcun beneficio da un punto di vista
economico, diventare Cavaliere del lavoro è un grande onore, viene conferito soltanto a chi si sia reso protagonista di un importante contributo nel campo del lavoro e dell’imprenditoria.
Emblematica, del resto, la consegna dell’onorificenza. La stessa, infatti, in seno ad una prestigiosa cerimonia, viene conferita dallo stesso Presidente della Repubblica italiana, su, come vedremo, proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In questo articolo esploreremo, quindi, i requisiti per diventare Cavaliere del lavoro, i criteri adottati per la sua elezione, il processo per presentare una domanda e i benefici e i vantaggi derivanti da questo riconoscimento.
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Come si diventa Cavaliere del Lavoro in Italia 2023
Innanzitutto è necessario sottolineare come, per ambire a questa onorificenza, assegnata sin dal lontano 1901, bisogna essere un imprenditore, uomo o donna, che si sia distinto particolarmente nel corso della propria attività professionale, non solo da un punto di vista economico, ma anche etico e sociale, attraverso un’attività che abbia contribuito in maniera rilevante al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese.
Un titolo, quindi, ad appannaggio davvero dei più meritevoli e che, annualmente, non può essere assegnato che a 25 individui. Nell’albo dei Cavalieri del Lavoro, del resto, figurano alcuni dei personaggi più illustri della vita economica della Nazione. Tra i tanti, difficile non ricordare, ad esempio, Guglielmo Marconi, Giovanni Agnelli, Giovanni Battista Pirelli o Giovanni Treccani.
Numerosi e tassativi i requisiti assolutamente necessari per poter aspirare a tale riconoscimento (qui trovi il sito istituzionale dove poter ottenere maggiori info). Sinteticamente occorre:
- disporre di una specchiata condotta civile e sociale
- vantare almeno 20 anni di attività lavorativa
- aver sempre assolto ai prescritti doveri tributari e a quelli assistenziali e previdenziali dei propri lavoratori
- non aver mai solto alcuna attività commerciale lesiva all’economia nazionale, in in Italia né all’estero
Oltre a questi, devono dar prova di possedere una “singolare benemerenza nazionale”, virtù che si estrinseca sostanzialmente nel:
- aver contribuito notevolmente allo sviluppo economico del Paese
- aver realizzato opere finalizzate al miglioramento economico e sociale dei lavoratori, contribuendo all’eliminazione dei divari esistenti
- aver operato allo sviluppo e cooperazione in aree e campi di attività economicamente depressi
Processo di selezione per diventare Cavaliere del Lavoro e cerimonia di consegna
Vista l’importanza di tale onorificenza, ovviamente, estremamente rigoroso l’iter d’esame delle varie candidature presentate. Iter regolamentato dalla regolato dalla legge n. 194 del 1986.
È compito del Ministro dello Sviluppo economico, tenendo conto delle risultanze istruttorie e delle votazioni del Consiglio dell’Ordine, sottoporre al Capo dello Stato una rosa ristretta di candidati, fra i già pochi ritenuti idonei dal Consiglio dell’Ordine.
Al termine di tale selezione, i 25 privilegiati che, in seno ad una suggestiva cerimonia di consegna al Quirinale, nel mese di ottobre Giugno, riceveranno il prestigioso riconoscimento.
Come presentare domanda per diventare Cavaliere del lavoro o segnalare un profilo
Per presentare una domanda per diventare cavaliere del lavoro, è sufficiente compilare un modulo di domanda (qui trovate maggiori info e le modalità di presentazione o segnalazione di una candidatura) e inviarlo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il modulo deve essere accompagnato da un curriculum vitae e da una serie di documenti che attestano i tuoi contributi e la tua attività lavorativa. Domanda che può essere presentata, così come qualsiasi organizzazione o cittadino può anche segnalare un profilo conosciuto che ritiene particolarmente meritevole.
La domanda, per ogni anno, va presentata entro e non oltre il 15 Gennaio.
Benefici di diventare Cavaliere del Lavoro
Superfluo scontare che il titolo di Cavaliere del lavoro rappresenti un’onorificenza (così un po’ come tutte quelle assegnate dall’Ordine al merito della Repubblica italiana. Vuoi sapere come si diventa Cavaliere della Repubblica? E allora leggi la nostra guida) di merito che, almeno apparentemente, non comporta alcune ritorno economico. Si tratta, infatti, di un prestigioso riconoscimento che regala benefici morali e di immagine.
In realtà, va da sé, che dietro a quello che un ambitissimo titolo che costituisce il più prestigioso riconoscimento istituzionale del proprio impegno (e, non meno, competenza)professionale, e che solo per questo ha un altissimo valore, esiste comunque la possibilità di sviluppare significative relazioni professionali e potersi presentare con credenziali uniche a livello lavorativo.
Insomma diventare Cavaliere del lavoro può anche tradursi nell’apertura di nuove porte ed opportunità professionali, anche se è e resta essenzialmente un titolo dal valore morale e personale unico.