Per chi non sente non è necessario soltanto adottare un apparecchio acustico, ma è necessario soprattutto scegliere il modello corretto.
I dati, infatti, parlano chiaro, sono molte le persone che, una volta fatto il passo decisivo, poi abbandonano il dispositivo; ben una su dieci, quelle che se ne disfano immediatamente, non riuscendo ad adattarsi e tornando a non sentirci. Spesso non sapendo che questa scelta non significa solo rinunciare a riavere un udito ottimale, ma coincide anche con un rischio, superiore ben cinque volte alla media, di andare incontro ad una perdita cognitiva.
A dimostrarlo anche una recente ricerca, pubblicata sulla rivista Jama, che ha sottolineato come il non sentirci bene equivale a far vivere il proprio cervello, impegnato a colmare i vuoti della propria deficienza uditiva, in uno stato di stress continuo, determinando un conseguente calo delle prestazioni celebrali, oltre che un comprensibile processo di isolamento dell’individuo.
Ecco perché è importante scegliere l’apparecchio acustico giusto, vediamo come.
Come scegliere l’apparecchio acustico migliore
Scegliere l’apparecchio acustico migliore può sembrare un percorso complesso, ma è una decisione fondamentale che può migliorare notevolmente la qualità della vita di chi ha difficoltà uditive. In un mondo in cui la capacità di ascoltare chiaramente è così importante per la comunicazione quotidiana, trovare il giusto apparecchio acustico diventa essenziale.
In questo articolo, esploreremo come selezionare l’apparecchio acustico più adatto alle proprie esigenze. Tratteremo i vari tipi di apparecchi disponibili sul mercato, sottolineando le loro caratteristiche, funzionalità e come si adattano a differenti livelli di perdita dell’udito Dall’analisi delle ultime tecnologie in campo audiologico alla comprensione di come i diversi stili di apparecchi acustici si adattino al tuo stile di vita, guideremo i lettori attraverso ogni aspetto importante da considerare. Inoltre, condivideremo consigli pratici su come utilizzare e mantenere l’apparecchio acustico per garantirne l’efficacia e la durata nel tempo.
Questo articolo si rivolge non solo a coloro che stanno considerando l’acquisto del loro primo apparecchio acustico, ma anche a chi desidera aggiornarsi sulle ultime innovazioni nel settore o sta pensando di sostituire il proprio dispositivo esistente. La nostra missione è aiutarti a prendere una decisione informata e a sentirti a tuo agio con la scelta del tuo apparecchio acustico, per una vita piena di suoni chiari e ricchi.
Guida alla scelta dell’apparecchio migliore
Nel mondo degli apparecchi acustici, la varietà e l’innovazione tecnologica hanno aperto strade sorprendenti, consentendo a chi soffre di problemi di udito di sperimentare una qualità della vita nettamente migliorata.
In questa sezione, esploreremo i diversi tipi di apparecchi acustici disponibili sul mercato, analizzando le loro caratteristiche e funzionalità, e come si adattano a vari livelli di perdita dell’udito.
Ultima tecnologia audiologica
Con l’avanzare della tecnologia, gli apparecchi acustici sono diventati più sofisticati. Alcune delle innovazioni più recenti includono, ad esempio:
- Connessione Wireless: Molti modelli ora possono collegarsi direttamente a smartphone, TV e altri dispositivi.
- Riduzione del Rumore: Tecnologie avanzate per filtrare i rumori di fondo e migliorare la chiarezza della conversazione.
- Ricaricabili: Apparecchi con batterie ricaricabili, eliminando la necessità di sostituire frequentemente le batterie.
La scelta dell’apparecchio acustico ideale dipende anche dallo stile di vita dell’utente. Ad esempio, per chi è molto attivo socialmente o lavorativamente, modelli con capacità avanzate di riduzione del rumore e connessione wireless possono essere più appropriati. Per chi ha uno stile di vita più tranquillo, un modello standard potrebbe essere sufficiente.
Quali sono i migliori apparecchi acustici e quali le caratteristiche
Punto di partenza quello di rivolgersi ad uno specialista qualificato. Che decidiate di rivolgervi ad un audiologo o ad un otorinolaringoiatra, sceglietene uno affidabile e, soprattutto, diffidate da chi, con estrema disinvoltura prescriva un dispositivo, prima di avere effettuato la necessaria analisi.
Una visita accurata, ad esempio, non può prescindere dal comprendere due esami, quello impedenzometrico e audiometrico, indispensabili nello stabilire la percentuale di udito perso.
La calibrazione dell’apparecchio
La scelta del dispositivo ideale non può essere slegata dal necessario periodo di calibrazione dello strumento. Di norma sarebbero necessari almeno 3-4 incontri, nel corso del primo mese, per apportare all’apparecchio acustico le calibrazioni necessarie.
Inoltre occorre non dimenticare che, una volta trovato la taratura ottimale, serviranno almeno un paio di mesi alla nostra memoria uditiva per “recuperare”, i suoni che non coglievamo più.
Attenzione alla manutenzione
Parliamo di dispositivi altamente tecnologici che, però, necessitano di un’attenta manutenzione. Generalmente, infatti, l’apparecchio risulta composto da due parti, una collegata dietro l’orecchio che, a mezzo di un invisibile filo, si collega ad una seconda, una sorta di ricevitore che viene inserito direttamente all’interno dell’orecchio.
È questo che va, giornalmente, pulito attentamente con uno spazzolino dalle inevitabili impurità che vi si depositano, poiché il cerume che si accumula, occludendo i diffusori, rischia di compromettere fortemente la capacità d’ascolto.