E’ ancora buono oppure no?
Quando ci si avvicina alla data di scadenza di un prodotto non si sa mai se fidarsi nel consumarlo oppure no. Spesso, inoltre, capita di acquistare cibi già in scadenza senza sapere come comportarsi. Ecco una sintetica guida che vi aiuterà a comprendere se consumare un alimento in tranquillità o se sia meglio evitare.
Indice Guida Gratis:
Come comportarsi con alimenti scaduti o vicino alla scadenza . Quando mangiarli, quando buttarli
Una prima distinzione la cogliamo nel leggere la data di scadenza. Se verrà riportato ‘consumare entro‘ allora questa data risulterà essere tassativa. Nel caso in cui, invece, leggessimo ‘consumare preferibilmente entro‘ la decisione è a carico e discrezione del consumatore. In questa situazione il produttore pone l’attenzione su una data dopo la quale il prodotto potrebbe non essere più sicuro per la salute di chi lo consuma o, spesso, più semplicemente che potrebbe vedere compromesso parte del proprio valore nutrizionale o presentare un’ aroma o un gusto lievemente differente, non per questo, pero, non risulta non più commestibile.
Uno degli alimenti sul quale vi sono sempre più dubbi sono le uova. Il loro consumo, infatti, non può superare il ventottesimo giorno a partire da quello di deposizione. Nonostante ciò questo numero risulta variabile a seconda dell’utilizzo che vorremo farne. Infatti per esempio, gli esperti consigliano che, per evitare rischi, le uova crude andrebbero consumate entro 9 giorni da quello di deposizione.
Per quanto concerne il latte invece, in linea di massima questo risulta consumabile anche qualche giorno dopo la data presente sulla confezione. Nonostante questo, nel periodo estivo è buona norma cercare di consumarlo il prima possibile, in particolare se non facciamo totale affidamento sul nostro frigorifero.
Per alimenti come pasta, cracker o biscotti spesso la data di scadenza è legata al massimo standard di sapore del prodotto in questione. Sarà dunque possibile consumarli senza problemi anche qualche mese dopo la data riportata, saranno tutt’al più meno fragranti del previsto.
Alimenti quali pesce o carne talvolta non riportano neppure alcuna indicazione riguardo la scadenza. E’ bene sapere dunque che i surgelati hanno in generale una durata superiore rispetto alle altre forme di conservazione. Questo a patto che il prodotto venga adeguatamente cotto.
Particolare attenzione va riposta nei prodotti definiti ‘apri e gusta’. Come suggerisce il termine vengono confezionati in modo da essere consumati in un breve arco di tempo. Perciò, si consiglia, oltre che di rispettare la data di scadenza, di consumare il contenuto entro al massimo due giorni dall’apertura della confezione.
La recente app inventata proprio in Italia, chiamata ‘Salvacibo’ permette di, dopo averne inserito il contenuto, avvisarci di quali prodotti presenti nel nostro frigo incombe la scadenza dando anche suggerimenti su come consumarli facilmente.L’utilizzo di questa app, per via di un forte desiderio di risparmio economico è destinato a crescere esponenzialmente.
‘Bump Mark‘ è inoltre una recente idea sviluppata principalmente per i non vedenti ma che, in un futuro non troppo lontano, potrà essere utile a tutti. Consiste in uno strato gelatinoso in cui è riportata la data di scadenza. Tale gelatina invecchierà passando da liscia a sempre più rugosa più ci si avvicinerà alla data di scadenza del prodotto in questione.