E’ ancora buono oppure no?
Quando ci si avvicina alla data di scadenza di un prodotto non si sa mai se fidarsi nel consumarlo oppure no. Spesso, inoltre, capita di acquistare cibi già in prossimità alla scadenza , ripromettendosi di consumarli subito, o, nonostante erroneamente in esposizione, già scaduti senza sapere come comportarsi.
Ecco una sintetica guida che vi aiuterà a comprendere se consumare un alimento in tranquillità o se sia meglio evitare.
Indice Guida Gratis:
Come sapere se un cibo può essere ancora mangiato
Sapere se un cibo può essere ancora mangiato è una questione di importanza cruciale per la nostra salute e sicurezza alimentare. Nessuno vuole rischiare di consumare alimenti deteriorati o scaduti che potrebbero causare problemi di salute.
In questo articolo, esploreremo diverse strategie e suggerimenti per valutare la freschezza e la sicurezza dei tuoi alimenti, affinché tu possa prendere decisioni informate in cucina e goderti pasti deliziosi senza preoccupazioni.
Imparerai a interpretare le date di scadenza, a utilizzare i tuoi sensi per rilevare segnali di degrado e a conservare correttamente gli alimenti per massimizzare la loro durata. È il momento di diventare un esperto nella gestione della tua dispensa e del tuo frigorifero per ridurre gli sprechi e garantire cibi salutari per te e la tua famiglia.
Come comportarsi con alimenti scaduti o vicino alla scadenza. Quando mangiarli, quando buttarli
Una prima distinzione la cogliamo nel leggere la data di scadenza. Se verrà riportato ‘consumare entro‘ allora questa data risulterà essere tassativa! Nel caso in cui, invece, leggessimo ‘consumare preferibilmente entro‘ la decisione è a carico e discrezione del consumatore. In questa situazione il produttore pone l’attenzione su una data dopo la quale il prodotto potrebbe non essere più sicuro per la salute di chi lo consuma o, spesso, più semplicemente che potrebbe vedere compromesso parte del proprio valore nutrizionale o presentare un’ aroma o un gusto lievemente differente, non per questo, però, non risulta non più commestibile.
Cosa succede se mangio un alimento scaduto?
Se mangi un cibo scaduto, potresti essere esposto a rischi per la tua salute. Tuttavia, il grado di pericolo dipende dal tipo di cibo, dalle condizioni di conservazione e dalla durata del periodo di scadenza superato. Ecco cosa potrebbe accadere:
- Perdita di freschezza: In molti casi, il cibo scaduto potrebbe aver perso freschezza, sapore o consistenza, ma potrebbe essere ancora commestibile senza causare danni alla salute.
- Malattie alimentari: Alcuni alimenti possono sviluppare batteri dannosi dopo la scadenza, causando malattie alimentari come nausea, vomito, diarrea o febbre. Questo è particolarmente vero per carni, latticini e prodotti a base di uova.
- Muffa e contaminazione: Alcuni cibi, come il pane o i prodotti a base di farina, potrebbero sviluppare muffa o lieviti che possono essere dannosi se consumati. Inoltre, il cibo scaduto potrebbe essere contaminato da batteri nocivi se le condizioni di conservazione non sono state adeguate.
Insomma, se possibile, è sempre consigliabile rispettare le date di scadenza (soprattutto se presente con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro“) indicati sulle confezioni dei prodotti alimentari. Tuttavia, è anche essenziale utilizzare il buon senso: se un alimento appare alterato, ha odori strani o una consistenza diversa, è meglio non consumarlo per evitare problemi di salute, anche quando la scadenza non sia stata ancora superata,
Se mangi accidentalmente un cibo scaduto e sperimenti sintomi di avvelenamento alimentare o disagio, è consigliabile consultare un medico. È sempre meglio prevenire consumando alimenti in modo responsabile e verificando le condizioni di conservazione.
Quali sono le scadenza dei vari cibi
Uno degli alimenti sul quale vi sono sempre più dubbi sono le uova. Il loro consumo, infatti, non può superare il ventottesimo giorno a partire da quello di deposizione. Nonostante ciò questo numero risulta variabile a seconda dell’utilizzo che vorremo farne. Infatti per esempio, gli esperti consigliano che, per evitare rischi, le uova crude andrebbero consumate entro 9 giorni da quello di deposizione.
Per quanto concerne il latte invece, in linea di massima questo risulta consumabile anche qualche giorno dopo la data presente sulla confezione. Nonostante questo, nel periodo estivo è buona norma cercare di consumarlo il prima possibile, in particolare se non facciamo totale affidamento sul nostro frigorifero.
Per alimenti come pasta, cracker o biscotti spesso la data di scadenza è legata al massimo standard di sapore del prodotto in questione. Sarà dunque possibile consumarli senza problemi anche qualche mese dopo la data riportata, saranno tutt’al più meno fragranti del previsto.
Alimenti quali pesce o carne talvolta non riportano neppure alcuna indicazione riguardo la scadenza. E’ bene sapere dunque che i surgelati hanno in generale una durata superiore rispetto alle altre forme di conservazione. Questo a patto che il prodotto venga adeguatamente cotto.
Particolare attenzione va riposta nei prodotti definiti “apri e gusta”. Come suggerisce il termine vengono confezionati in modo da essere consumati in un breve arco di tempo. Perciò, si consiglia, oltre che di rispettare la data di scadenza, di consumare il contenuto entro al massimo due giorni dall’apertura della confezione.
App ideate proprio in Italia, come Salvacibo, FrigoOk o Puccifrigo( qui trovi il link per il download) permettono di, dopo averne inserito il contenuto, avvisarci di quali prodotti presenti nel nostro frigo incombe la scadenza; fornendo anche suggerimenti su come consumarli facilmente. L’utilizzo di questr app, per via di un forte desiderio di risparmio economico è destinato a crescere esponenzialmente.
Bump Mark è inoltre una recente idea sviluppata principalmente per i non vedenti ma che, in un futuro non troppo lontano, potrà essere utile a tutti. Consiste in uno strato gelatinoso in cui è riportata la data di scadenza. Tale gelatina invecchierà passando da liscia a sempre più rugosa più ci si avvicinerà alla data di scadenza del prodotto in questione.
10 regole per mangiare cibo sicuro
8. Sii consapevole delle condizioni di conservazione: Tieni presente che la freschezza degli alimenti può variare in base alle condizioni di conservazione. Ad esempio, se un alimento viene esposto al calore e all’umidità e poi refrigerato nuovamente, potrebbe deteriorarsi più rapidamente. Presta attenzione alle condizioni ambientali in cui vengono conservati gli alimenti, sia a casa che durante il trasporto, per garantire la loro sicurezza.