Prima di tutto la zona scelta per essere convertita in spazio selvatico deve essere il più possibile marginale rispetto al giardino coltivato e ai piccoli sentieri solitamente percorsi dai visitatori. Si consiglia di creare un confine di separazione fra giardino coltivato e selvatico utilizzando degli alberi con rami a sviluppo orizzontale, oppure folti cespugli che renderanno la zona parzialmente ombreggiata e, sopratutto, nascosta agli occhi degli occasionali visitatori.
La fauna selvatica, infatti, tende a temere la presenza dell’uomo. È necessario quindi creare una piccola oasi verde che dia l’illusione agli animali selvatici di essere in un territorio vergine, al sicuro dalle attività umane.
L’ambiente selvatico deve essere fornito delle strutture naturali adatte agli animali che la visiteranno, incoraggiandoli così a ritornare o addirittura a stabilirsi definitivamente nella zona da noi delineata. Accatastare dei sassi, ad esempio, creando così delle montagnole è un ottimo metodo per incoraggiare animali come il porcospino a prendere dimora nel nostro giardino. La montagnola deve presentare un elevato numero di spazi cavi che fungeranno da riparo naturale per i piccoli ospiti specialmente durante le ore diurne, in quanto molti degli animali selvatici che popolano la campagna sono maggiormente attivi durante le ore notturne.
Un altro metodo utile per incoraggiare gli animali selvatici a stabilire il proprio nido nel nostro giardino è quello di accatastare sterpi, canne e rami, ricoprendo poi il tutto con uno spesso strato di fango e fogliame. A differenza della montagnola creata con i sassi, questo ambiente si rivelerà facilmente removibile nel caso che la struttura offra riparo a ospiti indesiderati come i ratti. La montagnola, che dovrà raggiungere il metro circa di altezza, andrà periodicamente riparata dai danni provocati dagli elementi naturali come la pioggia, senza però eliminare le piante che inizieranno a spuntare sulla sua superficie.
Le piante sono necessarie in quanto offrono anch’esse riparo e cibo alle piccole creature. Si consiglia di incoraggiare in particolare la crescita delle ortiche. Questo genere di pianta molto diffusa in Europa, infatti, è nota per attrarre più di cento diverse specie di animali, incluso molte larve di insetti che sono il cibo preferito degli animali più grandi come lucertole, rospi e porcospini.
Come creare una zona di vegetazione naturale in giardino
Creare un’oasi selvatica nel proprio giardino è un’impresa entusiasmante che consente di contribuire alla biodiversità locale e godere della presenza di una varietà di specie animali e vegetali. Ecco come procedere, passo dopo passo.
Passo 1: Pianificazione e progettazione
Descrizione: Prima di iniziare, è fondamentale pianificare la disposizione del giardino. Decidi quali aree dedicare a piante native, dove posizionare elementi d’acqua come piccole pozze, e come strutturare sentieri o aree di osservazione.
Processo: Studia il terreno, l’esposizione solare e il clima della tua zona. Scegli piante autoctone che si adattano naturalmente al tuo ambiente. Considera l’aggiunta di elementi come tronchi decomposti, pietre, e cumuli di foglie per creare microhabitat.
Caratteristiche: La progettazione deve mirare a un equilibrio tra estetica e funzionalità, promuovendo la biodiversità e fornendo rifugio e nutrimento per varie specie.
Passo 2: Selezione delle piante
Descrizione: La scelta delle piante è cruciale. Piante autoctone favoriscono l’insediamento di insetti, uccelli e piccoli mammiferi autoctoni, contribuendo alla salute dell’ecosistema.
Processo: Consulta esperti locali o centri di giardinaggio specializzati per scegliere le specie più adatte. Pianta alberi, arbusti, fiori e piante rampicanti che fioriscano in momenti diversi dell’anno per garantire un’offerta costante di cibo.
Caratteristiche: Le piante scelte dovrebbero offrire varietà di altezze, colori, e tipi di nutrimento (nettare, polline, semi), così come luoghi di nidificazione e riparo.
Passo 3: Creazione di punti d’acqua
Descrizione: L’acqua è un elemento essenziale per attirare fauna. Pozze d’acqua, piccoli stagni o fontane possono attirare uccelli, insetti e altri animali.
Processo: Installa una piccola pozza o uno stagno, assicurandoti che ci siano zone poco profonde per permettere agli animali di bere e bagnarsi in sicurezza. Mantienila pulita e rifornita d’acqua.
Caratteristiche: Elementi d’acqua non solo forniscono risorse vitali per gli animali, ma aggiungono un fascino visivo e sonoro al giardino, creando un ambiente più dinamico e rilassante.
Passo 4: Gestione naturale del giardino
Descrizione: Evita l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, che possono danneggiare gli animali selvatici e l’equilibrio naturale del tuo giardino.
Processo: Adotta pratiche di giardinaggio organico, come il compostaggio, l’uso di insetti utili per il controllo dei parassiti e la coltivazione di piante che migliorano naturalmente la qualità del suolo.
Caratteristiche: Un giardino gestito in modo naturale diventa un ambiente più sicuro e accogliente per la fauna selvatica e contribuisce alla creazione di un ecosistema sostenibile.
Passo 5: Monitoraggio e manutenzione
Descrizione: Una volta creato il tuo giardino selvatico, è importante monitorare regolarmente la fauna e la flora, apportando modifiche se necessario per mantenere l’equilibrio desiderato.
Processo: Tieni un diario del giardino per annotare quali specie visitano l’area, la crescita delle piante, e qualsiasi problema emergente. Questo ti aiuterà a fare aggiustamenti mirati e informati.
Caratteristiche: La manutenzione regolare, come la potatura selettiva e la rimozione delle specie invasive, assicura che il tuo giardino selvatico rimanga un rifugio per la biodiversità per anni a venire.
Seguendo questi passi, potrai trasformare il tuo giardino in una fiorente oasi selvatica, un piccolo paradiso naturale che ti permetterà di godere della bellezza e della varietà della vita all’aperto.