Il programma aggiornato dello Storico Carnevale di Ivrea è disponibile al seguente indirizzo online.
Si prega quindi di non prendere più in considerazioni tutte le informazioni sottostanti
Il Carnevale è alle porte e la voglia di festa già si respira nell’aria. Se volete vivere un’esperienza di folclore veramente travolgente, il Carnevale di Ivrea è quello che fa per voi.
Cos’è
Il Carnevale di Ivrea è una kermesse di appuntamenti che accompagna tutto il periodo carnevalesco. L’evento trae origini in epoche lontane e propone una densa carrellata di iniziative culminanti nella famosissima Battaglia delle Arance.
La festa intreccia storia, tradizione, spettacolo, emozioni, non trascurando un’accenno di natura fortemente ideale.
La Storia
Il Carnevale di Ivrea trae origini nella rievocazione di un moto popolare di ribellione alla tirannide, risalente all’epoca medievale.
Si narra infatti che un sadico barone tenesse la città sotto scacco, costringendone gli abitanti alla fame. Tradizione vuole che la popolazione si liberò dell’oscura figura grazie alla ribellione della figlia di un mugnaio. La giovane reagì ai soprusi ribellandosi in prima persona allo jus primae noctis. Tale rifiuto scatenò un effetto detonatore che accese la rivolta.
Ancora oggi, il Carnevale è così l’occasione che celebra la capacità di autodeterminazione del popolo.
La giovane ribelle, nota come “Vezzosa Mugnaia“, diviene così l’eroina della festa. La donna viene affiancata per tutto il periodo da un Generale che, fin dai primi anni dell’800, ha il ruolo di garantire un corretto svolgimento delle gare previste nella manifestazione.
Completano il cast della rievocazione altri personaggi molto coloriti.
Momento culmine della kermesse è la famosa e spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emotività popolare, suggello della ribellione popolare alla tirannia.
Aranceri e Armate del Barone sono i protagonisti che si fronteggiano nella battaglia. I primi, armati di arance e sprovvisti di qualsiasi forma di protezione, costituiscono la rappresentazione simbolica del popolo. Le Armate sono, invece, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, protetti da possenti e antiche armature.
Segno distintivo della manifestazione è il Berretto Frigio. Il copricapo di colore rosso e con la forma di una calza, viene indossato da tutti i cittadini e visitatori durante la manifestazione. Rappresenta il simbolo della partecipazione del popolo alla rivolta, ma anche simbolo della libertà, ideale che accompagna tutto il Carnevale di Ivrea, rendendo l’atmosfera molto in stile rivoluzione francese.
Quando
La kermesse prende il via domenica sabato 31 Gennaio e il primo appuntamento è al Teatro Giacosa, dove dieci bambini in fastosi costumi rinascimentali daranno inizio ai festeggiamenti. Sono gli “Abbà”, che entrano in scena armati di spadino e portando un’arancia infilzata sulla punta di questo, come simbolo della testa mozzata del tiranno.
Si prosegue domenica 1° Febbraio e i festeggiamenti prendono avvio fin dalle prime ore della mattina con la distribuzione della fagiolata, anch’essa un simbolo della tradizione medievale. Alle 10:30 l’appuntamento è con un tour tematico che ripercorre gli storici luoghi del Carnevale. Nel pomeriggio sarà, invece, il momento dell’alzata degli Abbà e del giro di pifferi e tamburi.
La manifestazione entrerà nel vivo domenica 8 Febbraio, con il mercatino degli aranceri (tenuto in piazza Ottinetti) e la presentazione dei carri.
Giovedì 12 febbraio sarà il momento della “calzata del Berretto frigio“, nel quale cittadini e visitatori saranno invitati ad indossare il copricapo sia in segno di adesione ideale alla manifestazione, sia per evitare di divenire bersaglio del lancio delle arance. La giornata si concluderà con la festa degli aranceri, prevista alle 21:30.
Venerdì 13 febbraio sarà invece possibile partecipare alla cena itinerante con ambientazione carnevalesca, in un’atmosfera che si avvicina sempre più al culmine.
Sabato 14 viene infatti presentata la “Vezzosa Mugnaia” all’interno di una serata di gala.
Ma è domenica 15 che, dalle ore 14, prende vita l’appuntamento più atteso, quello della celebre Battaglia delle arance. Nove squadre di ribelli popolari attaccheranno i tiratori disposti lungo due percorsi (piazza della città e piazza Ottinetti da un lato, Borghetto e piazza del Rondolino dall’altro). Uno spettacolo pirotecnico chiuderà la serata.
La battaglia riprende quota il lunedì di Carnevale, quando il popolo torna in strada dalle ore 14:15. Estenuati dagli scontri, i ribelli potranno rifocillarsi poi con merluzzi e cipolle appena fritti.
Martedì grasso sarà ancora guerra con le ultime battaglie delle arance. Chiuderà il tutto la premiazione delle squadre degli aranceri e dei carri, secondo i criteri della lealtà e dell’ardore.