Avere una piscina è senza dubbio motivo di grande orgoglio, ma sono in molti a sottovalutare la manutenzione costante che la stessa richiede per prolungarne vita e permettersi un bagno in tutta sicurezza.
E, infatti, è necessario che questa venga accuratamente pulita a sanata periodicamente per evitare che l’acqua diventi torbida, rendendola inutilizzabile.
Scopriamo allora come misurare il Ph e pulire l’acqua torbida in piscina.
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Manutenzione e pulizia della piscina
Come si misura il Ph della piscina
Per combattere la torbidità bisogna prima di tutto conoscerne le cause: chimicamente parlando è causata da diversi fattori che, combinati, causano questo tipo di problema.
E’ quindi importante effettuare un test sulla durezza dell’acqua tramite cui rilevare con una certa precisazione i livelli di Cloro Combinato, il valore di PH e di alcalinità dell’acqua e la quantità di calcio disciolta per misurarne la durezza.
Se il Cloro non influisce con la percezione di torbidità, lo stesso non si può dire per gli altri due valori che, se lontani dai livelli consigliati, devono essere riportati nel giusto range.
Come riportare i livelli della piscina nella norma
Per far tornare tutti i valori ai loro livelli normali, bisognerebbe che la pompa della piscina venisse messa in funzione a lungo, almeno dodici ore e, se queste non sono ancora sufficienti, bisogna raddoppiare il periodo lasciando la pompa accesa per ventiquattro ore consecutive.
Trascorse dodici ore bisogna ripetere il test e non basarsi sulla sola percezione ottica della torbidità o meno dell’acqua, perché i valori potrebbero ancora essere lontani dia livelli standard.
Dopo ventiquattro ore, tuttavia, la situazione dovrebbe essere tornata alla normalità. (Prodotti per la piscina? Qui trovi una panoramica).
Quali sono i valori ideali di cloro e Ph nelle piscine?
Ovviamente chi possiede una piscina dovrebbe essersi istruito su quali sono i livelli standard consigliabili per l’utilizzo di una piscina senza correre nessun rischio per la salute. (Vuoi sapere come proteggere la tua pulizia in Inverno? Leggi allora la nostra guida).
Per quanto riguarda il cloro, il valore dovrebbe essere compreso tra 1 e ppm (parti per milione) e, il valore di cloro combinato, affinché i valori siano regolari, deve equivalere a quello del cloro. Se è superiore si è in presenza di coramina, un composto allergico, i cui valori nella piscina devono sempre essere pari a zero.
I valori del PH, invece, devono essere leggermente basici, quindi stabilizzarsi sopra il 7 ma avendo attenzione che non vadano oltre il 7.6; l’Alcalinità, invece, per essere considerata normale, dev’essere compresa tra 90 e 120 ppm e la quantità di calcio disciolta nell’acqua non superare le 350 ppm con valore minimo fissato a 200.
Se la piscina non si pulisce…
Se, dopo il controllo valori, tutto sembra essersi stabilizzato ma la piscina presenta ancora torbidità, il problema evidentemente non ha una origine a livello chimico ma si tratta semplicemente di un problema di deposito di sedimentazione in sospensione nell’acqua della piscina, un po’ come succede al mare quando la sabbia viene mossa dalle correnti.
In questo caso la situazione può essere risolta semplicemente ricorrendo all’installazione di una centrifuga dell’acqua della piscina, assicurandosi prima di aver ben pulito il sistema di filtraggio da eventuali depositi di detriti che possono essersi formati nel deposito di sabbia del filtro.
La pompa, in questo caso, va lasciata attiva almeno 24 ore e, se dopo si nota la fastidiosa presenza ancora di sedimenti, per ulteriori 24.