La professione del traduttore esercita in molti di coloro che conoscono una o più lingue straniere un grande fascino. Saper comunicare è una delle principali necessità in tutti gli ambiti: che si tratti di politica, di aziende e multinazionali, di imprese economiche o di semplici conferenze che vedono invitati di tutti i paesi. Il bisogno di comunicare e di farsi capire dagli altri è fondamentale per potersi relazionare con gli altri.
Ma come diventare traduttore professionale? Come fare della propria passione un lavoro retribuito? Se cercate qualche semplice consiglio siete nel posto giusto.
Ecco qualche suggerimento per realizzare le proprie ambizioni e iniziare a lavorare nel settore della traduzione.
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Come diventare un traduttore professionista?
Se vuoi tentare la strada dell’autodidatta, a patto che tu sappia bene una lingua straniera, dovrai frequentare qualche corso online o in aula, che ti dia un insieme di conoscenze riguardanti i programmi per la traduzione assistita da computer, i CAT, che sono supporti per agevolare il lavoro del traduttore, conservando una memoria di traduzione. Fatto questo, dovrai cercare qualche Agenzia per accumulare esperienza, anche a titolo gratuito, e raggiungere livelli idonei a lanciarti nel settore, come professionista.
Puoi scegliere, in alternativa, di iscriverti a una scuola per traduttori o a un corso di laurea, anche breve, dopo aver conseguito il diploma a indirizzo linguistico, per apprendere le tecniche, i sistemi e i linguaggi settoriali, nei quali vuoi specializzarti, letterario, cinematografico, legale o di conferenza.
Far seguire a una laurea in traduzioni anche un Master o corsi di specializzazione è sempre utile, anche da aggiungere al curriculum. Le agenzie di traduzioni richiedono al traduttore anni di esperienza e una valida formazione, che, in un settore in costante evoluzione come questo, è fondamentale.
Cosa studiare per diventare traduttori
Cerca di studiare una lingua che sia particolarmente ricercata sul mercato, come il Cinese, il Giapponese, il Russo, senza focalizzarti unicamente su Inglese, Spagnolo o Francese, ormai conosciuti da molti. Questo ti darà la possibilità di avere meno concorrenza e ottenere incarichi più facilmente. Partecipa a forum, incontri in aula o a percorsi formativi in classi virtuali, che si trovano in abbondanza sul web, anche validi e a costi accessibili, con cadenza regolare, per rimanere aggiornati sulle novità del settore.
Preparati a fare una gavetta, in ogni caso, dopo la scuola o dopo studi da autodidatta, perché l’esperienza è sempre molto richiesta. Potresti proporti per collaborazioni a riviste online, che spesso cercano traduttori di articoli senza retribuzione, e che permettono di entrare in contatto con altri traduttori, per un confronto proficuo.
La professione del traduttore si presta bene anche a lavori freelance per agenzie, case editrici o tramite internet. Essere disposti a fare spesso corsi di aggiornamento per imparare terminologie settoriali, anche di carattere specifico, medico e scientifico, mediante laboratori, approfondimento di tecniche e metodologie innovative, può agevolare ad ampliare la propria attività, anche se già si lavora come traduttore. Cerca di fare spesso soggiorni all’estero e di leggere molto nella lingua che hai scelto ma anche nella lingua madre, per rimanere aggiornato sulla cultura e sulle nuove terminologie che entrano nell’uso corrente.