Come lavorare come bibliotecario? Difficile che, se ami i libri, vivi trasportato dalle emozioni che solcano le loro appassionanti pagine, se godi – come per null’altro – nell’inebriarti dell’odore inconfondibile di un volume fresco di acquisto, che non te lo sia domandato, almeno una volta?
Ovviamente un amore sincero per la lettura, accompagnato da un robusta conoscenza di letteratura e maggiori autori classici e contemporanei, rappresenta un buon punto di partenza, ma inutile dire che non basta.
Ai moderni bibliotecari, ancor più che in passato, sono richiesti requisiti e specifiche conoscenze che sono frutto di un percorso scolastico adeguato, quando non di una apposita formazione. Insomma bibliotecari non ci si improvvisa, soprattutto se si è destinati a lavorare in una struttura che non sia quella di un piccolo paese o un qualunque oratorio.
E allora logico domandarsi quale sia il piano di studi da seguire per diventare bibliotecario? O quale i corsi previsti che, una volta frequentati con successo, consentano di fare il bibliotecario ed essere al servizio di coloro che ancora avvertono il fascino della carta stampata? E già che ci siamo, consequenziale domandarsi cosa concretamente faccia un bibliotecario, dove cercare offerte di lavoro e quale stipendio possa garantire una tale professione. Scopriamo allora assieme cosa significa, nel 2022, lavorare in una biblioteca.
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Cosa fa il bibliotecario e quali sono i suoi compiti
Innanzitutto da abbandonare subito la romantica (e un po’ logora) idea del bibliotecario che sarebbe colui che lavora tutto il giorno con i libri. Ovviamente operare in seno ad una biblioteca comporta questo onere/piacere, ma l’automatizzazione odierna, fa si che all’addetto bibliotecario venga richiesta anche una robusta competenza lato utilizzo degli applicativi informatici.
Competenza che è fondamentale ai fini della corretta catalogazione, e conseguente individuazioni di testi, tomi, ma non meno opere audio-visive o rotocalchi informativi e quotidiani. Proprio in considerazione di questo enorme mole informativa, che la gestione e la catalogazione dei documenti debba avvenire secondo codificate modalità internazionali e secondo un dato ordine. Inoltre, spesso, in seno alle biblioteche di maggiori dimensioni si ha a che fare con libri antichi, preziosi documenti, libri fuori catalogo che sono soggetti ad una consultazione speciale e che devono essere custoditi e preservati con la massima attenzione.
Insomma i testi presenti in una biblioteca non si limitano di certo a quelli che sono in bella mostra nelle stanze aperte al pubblico e alla consultazione (tecnicamente la long room) ma ce ne sono non meno, che sono riposti in enormi archivi, su scaffalature ciclopiche, sia perché non più oggetto di domanda frequente, sia per la loro insita delicatezza. Inoltre, periodicamente, la biblioteca inserisce nella sua offerta nuovi titoli che occorrerà registrare, catalogare e opportunamente archiviare. Insomma una serie di mansioni che richiamano espressamente di padroneggiare le principali nozioni di biblioteconomia, ossia la scienza che ha sviluppato tutti i principi e le norme che regolano il funzionamento di una biblioteca e la sua stessa organizzazione.
Come fare il bibliotecario: studi e percorso formativo
Primo requisito per operare in Biblioteca, quindi, quella di padroneggiare tutte le più comuni competenze di base di Biblioteconomia. Una serie di skills che, naturalmente, richiedono periodici check e aggiornamenti.
In un’epoca, infatti, che il concetto di biblioteca multimediale se non sta soppiantando, quanto meno si sta affiancando a quello degli edifici di un tempo, sono costanti i corsi e le lezioni di aggiornamento che un bibliotecario deve seguire.
Un solido background di competenze quello richiesto al bibliotecario, che però non si traduce, ad oggi, con un preciso percorso scolastico. Insomma non esiste un corso specifico per chi vuole dedicarsi a questa professione o, per meglio dire, esistono diverse vie che possono permettervi lavorare in biblioteca.
Probabilmente il percorso formativo più specifico è quello legato ai Esistono ai corsi di laurea triennali e magistrali, in particolare a quelli di Archivistica e Biblioteconomia).
Per chi, al termine delle scuole dell’obbligo, è già orientato a questo cammino, il consiglio quindi è quello di optare per un percorso universitario (o corsi) che garantiscono unì titolo riconosciuto e accettato un domani dai bandi pubblici per bibliotecario).
Oltre a competenze tecniche, poi, ovviamente si somanno requisiti personali quali una buona organizzazione, precisione, ordine e buone doti comunicazione con l’utenza di riferimento.
Ruoli in biblioteca e quanto guadagna un bibliotecario
Naturalmente occorre sottolineare come all’interno delle biblioteche centrali delle maggiori metropoli o comunque di certe dimensioni, trovino impiego non solo bibliotecari, ma anche amministrativi, IT, e tutta una serie di professionalità diverse.
Se parliamo di alcune storiche biblioteche, di biblioteche multimediali oppure di strutture particolari e maggiormente articolate, l’ordinaria attività vedrà la presenza, con tutta probabilità, anche di addetti alle pulizie, coordinatori, custodi o impiegati amministrativi.
Limitandoci a chi aspiri a lavorarci come bibliotecario o bibliotecaria, ad esempio dopo aver sostenuto e superato i concorsi bibliotecario, è di certo utile conoscere quale rappresenti la retribuzione media percepita. salario che, legato alla forma contrattualistica adottata, comunque si aggira attorno ai 1000-1300 euro se si tratta di un tempo pieno e di una somma leggermente superiore alla metà per un part-time a 4 ore.
Insomma una professione ambita ma soprattutto per la passione di chi vuole esercitarla piuttosto per un trattamento economico medio-basso. Ovviamente il padroneggiare buone competenze e la voglia di mettersi in gioco, può, però, assicurare in futuro buone possibilità di crescita e, di conseguenza, compensi mensili più lusinghieri. La funzione di direttore bibliotecario, ad esempio, prevede una retribuzione attorno ai 2.000 euro.
Lavorare in biblioteca: offerte di lavoro e concorsi
Così come per qualsiasi ruolo pubblico, anche quello del bibliotecario, comporta un relativo concorso pubblico a cui prendere parte. Concorso che prevede preventivamente la pubblicazione del relativo bando. All’interno di questo sarà possibile prendere visione di tutte le informazioni fondamentali. In particolare il bando di concorso, infatti, dovrebbe elencare:
- requisiti richiesti
- materie di studio
- criteri di valutazione
- tempistiche di svolgimento e pubblicazione risultati
- inquadramento retributivo
Una serie di indicazioni che qualunque corsista potrà trovare all’interno del bando, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale, in seno alla sezione Concorsi.
Concorsi che, solitamente, prevedono una serie di passaggi comuni. Si parte dalla pubblicazione del bando, per poi passare all’apertura delle iscrizioni, sino alla convocazione dei partecipanti, con tanto di indicazione di data e luogo di svolgimento delle prove.
Questo per quanto riguarda il settore pubblico. Non mancano, però, delle opportunità in un piccolo ma crescente contesto privato. In questo caso per trovare eventuali offerte, passaggio obbligato quello di andare in uno dei diversi siti specializzati nel recruiting online.
Ricerche per il mercato privato che, se numericamente non rilevanti, garantiscono però un iter di assunzione decisamente più snello.