In pochi anni sono divenute un accessorio indispensabile nella cucina di ogni provetto cuoco, ancor più in chi, oltre alla buona tavola, tiene anche alla linea. Di cosa parliamo? Ovviamente delle padelle antiaderenti.
Oggi vedremo come prolungarne la vita, come far durare le padelle antiaderenti.
Anche perché, dopo gli allarmismi infondati di qualche anno fa, è stato provato come il loro rivestimento non sia pericoloso e anche, eventualmente, ingerire una piccola scaglia di PTFE ( ossia il componente del suo interno antiaderente) non determina alcun pericolo per la salute.
Ovviamente sul mercato tante le offerte, con una proposta che differisce per materiale, qualità del rivestimento e dimensioni. In ogni caso le regole di questa guida, saranno utili per qualsiasi prodotto.
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Come si riconosce una padella antiaderente
La padella antiaderente è fatta di acciaio, ghisa o alluminio, ma ha fondo rivestito con uno strato di politetrafluoroetilene (PTFE), che nell’uso comune viene denominato Teflon.
Questo materiale è stato spesso oggetto di dibattiti sulla sua bontà e sull’eventuale dannosità per la salute. Sotto questo punto di vista è prioritario ricordare è che il Teflon ha la qualità di non reagire con altre sostanze, siano esse quelle impiegate per cucinare o quelle presenti nel nostro apparato digerente.
Tale caratteristica è garantita a temperature comprese tra -200 °C e +260 °C.
Lo strato di Teflon, indipendentemente dal fatto che sia graffiato o meno, comincia a decomporsi solo a seguito di un surriscaldamento prolungato e quindi, per raggiungere temperature critiche, bisognerebbe lasciare il tegame sul fornello per parecchio tempo. Solo così può accadere che venga rilasciato il PFOA, ossia il componente cancerogeno oggetto di tanta di discordia in merito all’utilizzo di questo utensile da cucina.
Perché usare una padella antiaderente
La cottura in queste padelle è preferibile perché è molto veloce, inoltre permette di cuocere i cibi con l’aggiunta di pochi condimenti, evitando quindi una superflua assunzione di grassi. Si dimostrano anche un ottimo alleato per la preparazione di cibi saltati in padella come paste e verdure.
La pulizia poi si rivela molto veloce: evitando che i cibi si attacchino al fondo, non ci si deve più dedicare a faticose sessione di lava e striglia per riportare la padella allo stato naturale.
Le padelle antiaderenti hanno comunque vita breve rispetto a padelle di altri materiali, infatti durano in media 1-2 anni.
Come pulire una padella antiaderente
In ogni caso è opportuno tuttavia adottare alcuni accorgimenti per evitare che si graffi il fondo e che quindi la padella perda le sue caratteristiche antiaderenti che comporterebbero la carbonizzazione del cibo e maggiori difficoltà nella pulizia della padella stessa.
Al primo utilizzo dopo averla sciacquata con acqua corrente è opportuno effettuare la prima cottura ungendo il fondo della padella con condimenti quali olio o burro.
Per quanto concerne la pulizia, la padella non deve mai essere messa sotto l’acqua corrente quando il fondo è ancora caldo, il rischio è quello di deformarla. Inoltre non è necessario usare materiali abrasivi come pagliette o detersivi particolarmente aggressivi, basta un semplice lavaggio con acqua e il normale detersivo liquido per i piatti.
Nel caso in cui i detersivi e l’acqua non bastassero più per la pulizia significa che la padella è ormai giunta alla fine della sua onorata carriera e va sostituita.
E’ possibile anche effettuare un lavaggio in lavastoviglie scegliendo il ciclo di lavaggio più adatto che contempla una bassa temperatura (50°C).
Quando si cucina con una padella di questo tipo è consigliabile anche utilizzare utensili che non graffino il fondo, quindi sono da preferire spatole e cucchiai in plastica o in legno agli equivalenti in metallo che rischierebbero di rovinarne la superficie interna.
Il costo di una padella antiaderente può variare da 8 euro fino a un prezzo di 140 euro. Insomma un range davvero ampio, per prodotti di livello ben diverso.
Al di là della qualità del prodotto che abbiate comprato, non scordate, però, come anche la manutenzione farà la differenza. L’osservanza delle semplici regole elencate