I limoni, bellissimi alberi che vengono utilizzati anche come piante ornamentali, purtroppo sono soggetti ad attacchi di numerosi parassiti di origine vegetale e animale. Un parassita molto temuto perché può estendersi anche alle altre piante è un fungo, il Phoma tracheiphila che provoca il cosiddetto “mal secco”.
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Come eliminare i parassiti del limone
Cadono le foglie, i rami finiscono per seccare e in qualche mese la pianta muore. I rimedi naturali consistono nel potare e bruciare i rami infetti, ma non bisogna esagerare con il taglio, altrimenti l’albero ne risentirebbe, occorre inoltre proteggere il limone dal freddo e limitare l’apporto di concimi azotati. Spesso, però, questi accorgimenti non sono efficaci e bisogna intervenire anche con fitofarmaci, come i sali rameici, le applicazioni devono essere ripetute a breve distanza di tempo e potrebbero finire per rendere tossici i frutti. Non esiste, invece, alcun rimedio per difendere la chioma dal mal secco.
Un altro fungo parassita del limone è la Phytophthora. Il suo attacco diventa evidente soprattutto nella zona del colletto dove si possono notare emissioni gommose dalla corteccia, questa si scurisce e si formano delle fessurazioni, le radici vengono colpite da marciume, le foglie ingialliscono e cadono, mentre i frutti assumono un odore rancido. La malattia è piuttosto grave, ma si può intervenire scalzando il colletto ed eliminando le parti di corteccia infetta, quindi le ferite devono essere protette con sali rameici o l’etilfisfito di alluminio, anche il terreno circostante deve essere irrorato da queste sostanze diluite con acqua.
Gli acari che colpiscono gli agrumi tendono a praticare minuscole punture sui frutti rovinandone l’aspetto o bloccandone lo sviluppo. In questo caso il limone deve essere sottoposto a un trattamento a base di acaricidi e insetticidi, ma poiché ci si trova davanti a prodotti chimici piuttosto aggressivi bisogna limitare il trattamento a una sola volta all’anno. Anche la cocciniglia è uno dei parassiti che predilige questo agrume, si attacca alle foglie o anche al fusto e ne succhia la linfa. La si riconosce per il suo colore chiaro e, se l’infestazione è allo stadio iniziale, è facile liberarsene.
Occorre rimuovere le cocciniglie con le mani (si presentano collose al tatto), dopodiché bisogna passare un batuffolo di cotone imbevuto di alcool sui punti in cui si trovavano i parassiti per disinfettare i minuscoli fori che hanno prodotto. Se invece l’infestazione è in stato avanzato gli agronomi consigliano di utilizzare l’olio bianco unito a un insetticida piretroide (a base di piretrine), ricordate tuttavia che queste sostanze non sono ammesse in agricoltura biologica. Se la cocciniglia ha attaccato le radici l’olio bianco potrebbe danneggiarle, perciò è meglio intervenire solo con gli insetticidi. Per cercare di prevenire l’attacco di questi parassiti e distruggere le eventuali uova sarebbe bene procedere con un trattamento preventivo a base di olio bianco in Autunno o a inizio Primavera. Se siete orientati, al contrario, alla lotta biologica a questo parassita potete introdurre sul limone una specie di coccinella che si nutre di cocciniglie: la Cryptolaemus montrouzieri. Contro gli attacchi di limacce è sufficiente, invece spargere, del sale delle vicinanze della pianta: non si avvicineranno più, in alternativa si può acquistare del lumachicida.