Come allontanare i colombi? Come scacciare i piccioni?
Con buona pace degli animalisti, parliamo di due ricerche che vanno forte, soprattutto in alcuni momenti dell’anno. Ancor di più, evidentemente, in ambito urbano, dove la presenza di questi volatili diventa, per usare un eufemismo, troppo invadente. Anche perchè, purtroppo possono divenire veicolo di alcune patologie, anche di rilevante importanza.
E allora, soluzione più immediata la rete, dove diventa fondamentale andare alla ricerca di buoni rimedi, di efficaci deterrenti, dei migliori dissuasori per scacciare i colombi dai nostri tetti e dalle nostre grondaie.
Anche ai più grandi amanti degli animali, ogni tanto, è capitato di pensarlo: i piccioni, talvolta, possono rendere la vita complicata. Per esempio, se scelgono un balcone come luogo di ritrovo trasformandolo, inevitabilmente, in una personale toilette.
Volatile tra i più presenti nelle grandi città, il piccione è spesso responsabile della rovina di piante e piccoli orti allestiti sui balconi delle case. Muovendosi sempre in grossi stormi, poi, basta un attimo perché gli animali adocchino un obiettivo e vi si avventino rovinandolo in un batter d’occhio.
Come dicevamo, però, i modi per tenerli lontani non mancano. In questa guida alcuni utili consigli e una serie di idee per provare a farlo da soli, fermo restando che, laddove la situazione sia particolamente complessa, il rivolgersi agli specialisti è la via più opportuna.
Come scacciare i piccioni dai tetti

Come premettevamo molte le soluzioni possibili per liberarci dei colombi. Sinteticamente vediamo le più consigliate:
- In commercio esistono molti prodotti chimici che potrebbero risolvere il problema, ma non è detto che l’eliminazione fisica dei piccioni debba per forza essere la soluzione, oltre al fatto che, eventuali sostanze nocive, potrebbero essere ingerite anche da animali domestici con brutte conseguenze. Meglio, quindi, rimanere sul campo dei rimedi naturali, che il più delle volte si dimostrano altrettanto efficaci.
- Il sistema più noto, che si impara fin da bambini, è lo spaventapasseri. Il più delle volte, però, può risultare complicato allestire un omino di paglia e vecchi vestiti sul balcone di una casa di città, sia per problemi di spazio, sia per “convenienza” sociale. Un surrogato dello spaventapasseri può essere l’utilizzo di alcune strisce di carta colorata, legate alla ringhiera e lasciate svolazzare nel vento. Perfetta per questo scopo è la carta delle uova di Pasqua, resistente, dai colori sgargianti e con una lato argentato che riflette il sole.
- E proprio la carta argentata può essere un altro rimedio possibile: va benissimo la comune carta stagnola, utilizzata preparando delle strisce più o meno lunghe da attaccare alla ringhiera e al parapetto del balcone. I riflessi che queste creano quando sono colpite dai raggi solari spaventano i piccioni e aiutano a tenerli lontani.
- Le veci dello spaventapasseri possono anche essere fatte dalle girandole colorate: basta metterne una (o, meglio, qualcuna in più) conficcata nella terra dei vasi, per allontanare i volatili indesiderati dalle proprie piante.
- Chi, invece, preferisce qualcosa che non sia visibile e non disturbi l’estetica di piante e balconi, può rivolgersi alla naftalina che si usa per preservare la biancheria dalle tarme.
Preparando dei piccoli sacchettini di panno con all’interno la naftalina e disponendoli in diversi punti del balcone, l’odore infastidirà i piccioni e li allontanerà. - Altro rimedio ancora è quello di infilare nella terra dei vasi dei grossi stuzzicadenti con le punte rivolte verso l’alto. In questo modo, gli uccelli non potranno posarsi vicino alle piante e saranno costretti a cercarsi un’altra sistemazione. Liberando il balcone senza bisogno di prodotti chimici o di fucili a pallettoni.
Come eliminare i piccioni con i dissuasori sonori
Infine un sistema, decisamente più sofisticato e costoso è quello legato all’utilizzo di dissuasori sonori, sistema, che tra gli altri aspetti positivi, possiede quello di non nuocere in alcun modo a questi, disturbanti ma innocui, animali.
Si tratta di un sistema che si basa sul principio di spaventare e, di conseguenza, mettere in fuga gli stormi, percependo l’ambiente come ostile, rafforzando questo loro percepito, installando anche sagome di falchi e gufi. Ovviamente in un contesto urbano, però, può non essere del tutto rilassante udire un continuo, simulato gracchiare del falco, rendendo decisamente più consigliabile, far uso di sistemi a ultrasuoni.
insomma un sistema di repellente sonoro, il cui cuore pulsante è mosso dalla combinazionedi flash e segnali sonori, ancor più utile considerando che questi due sistemi possono essere utilizzati separatamente a seconda del momento della giornata.
Raggio d’azione di 10 metri e funzione stand by incorporata, per un consumoe energetico davvero contenuto e la possibilità di installazione sui cornicioni, impedendo preventivamente la nidifcazione da parte degli animali.