Il porro, (Allium Porrum), della famiglia delle Alliaceae, viene coltivato con facilità nei nostri orti per l’adattabilità del clima. Il porro è una pianta biennale ma viene coltivata come annuale, si presenta con un bulbo poco sviluppato e radici fascicolate, di questa pianta si utilizza il fusto (la parte bianca) mentre le foglie verdi vengono scartate. Esistono sia varietà invernali che estive variando in base al periodo di semina: se si seminano in inverno si raccolgono a fine primavera inizio estate, mentre se si seminano in primavera si raccolgono fine autunno. Tra le varietà più importanti citiamo il Gigante d’inverno, il Gigante d’Italia, il Mostruoso di Carentan, il grosso Corto Mostruoso di Rouen e il Grosso Corto d’estate.
Per una coltivazione ottimale del porro è necessario disporre di un terreno fertile, ricco di sostanza organica, l’ideale sarebbe un terreno misto a torba, compost e sabbia per permettere il giusto drenaggio senza ristagni idrici; in questo modo non c’è bisogno di concimare ulteriormente il terreno. Il periodo di semina varia in base alla varietà di porro che si vuole coltivare. La semina può avvenire in semenzaio o direttamente nell’orto; se si sceglie il primo metodo si deve preparare uno strato di torba e seminare ad una profondità di qualche millimetro (al massimo un centimetro), ricoprire i semi con uno strato di terreno e innaffiare. La temperatura ottimale del semenzaio deve essere di 15 gradi circa e dopo 3 – 4 mesi (quando le piantine han formato la quinta foglia) si può effettuare il trapianto nell’orto, disponendole su file distante tra loro circa 15 – 20 cm. Questa operazione di trapianto va fatta con cautela senza danneggiare le radici, cimando leggermente le foglie e in giornate non soleggiate.
Se si decide per la semina direttamente nell’orto, si consiglia di aspettare la primavera o fine estate. Si inizia con lo scavare buche disposte su file distanti tra loro 15 centimetri, vi si pongono i semi, si ricopre con uno strato di terreno e si procede con una leggera innaffiatura. Durante il periodo invernale è possibile riparare le piante con teli di plastica per proteggerle dal freddo.
Ricordatevi che dopo circa un mese dalla semina, sarà necessario un diradamento delle piantine, lasciando quelle più sane, rispettando una distanza tra loro, di circa 25 cm.
Durante il periodo di crescita del porro, si consiglia di praticare sarchiature del terreno, togliendo erba e smuovendo il terreno per arieggiare e favorire l’imbianchimento del fusto.
Un paio di settimane prima della raccolta si consiglia di addossare del terreno ai piedi delle piante.
La raccolta dei porri avviene dopo circa 5-6 mesi dalla semina, scegliendo quelli con un diametro maggiore di 3 cm e con l’aiuto di una zappetta scavando attorno al bulbo.
Il porro può essere attaccato da alcuni parassiti come il maggiolino, crociera, anguillule, ma esistono in commercio trattamenti molto efficaci a base di rame e calcio.
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