Le rose, i più romantici tra i fiori, disponibili in numerose colori e varietà, possono essere coltivati con successo anche in contenitore; a patto di scegliere una specie adatta e dedicare loro, con regolarità, le cure necessarie.
I tipi di rose più adatti per essere coltivati in contenitore
Rose Miniatura. Sono perfette per la coltivazione in vaso in virtù del loro portamento compatto.
Ibridi di tea. In genere sono preferiti alle tea perché rifiorenti: regalano cioè fioriture ripetute nel corso della stagione. Se collocate in un vaso a fianco dell’entrata di casa la impreziosiranno, accogliendo magari gli ospiti con il loro profumo.
Grandiflora. Raggiungono altezze superiori rispetto ad altre rose.
Potremmo anche azzardare la coltivazione in vaso di rose rampicanti, ma dovremo procurarci un vaso di dimensioni notevoli.
Messa a dimora
Alcune varietà di rose sono più resistenti alle malattie di altre. In primavera sceglieremo tra le rose preferite un esemplare sano e robusto, da porre a dimora utilizzando terriccio fertile con l’aggiunta di materia organica (come letame decomposto). Per facilitare il drenaggio si può mettere uno strato di ghiaia sul fondo del vaso, così da evitare pericolosi ristagni di acqua. Possiamo poi coprire con pacciamatura, per esempio corteccia di pino che aiuterà a ridurre l’evaporazione, mantenendo più a lungo l’umidità del substrato.
Il contenitore potrà consistere in un vaso di terracotta o una fioriera in legno del diametro di 35-40 cm, per arrivare ai 50 nel caso di rose polyantha come la Fairy che spesso viene utilizzata come pianta tappezzante, proprio per la sua tendenza a espandersi e coprire il suolo; se destinato a contenere Ibridi di tea o grandiflora il nostro vaso dovrebbe essere profondo 40 cm.
Cure
E’ essenziale annaffiare con regolarità le piante in vaso, mantenendo il terriccio sempre fresco, ma non saturo d’acqua.
Dopo la prima fioritura nutriamo le rose rifiorenti con fertilizzante liquido da diluire ogni due-tre settimane nell’acqua di irrigazione.
Osserviamo le nostre rose, non solo per goderne la bellezza, ma anche per tenere sotto controllo eventuali parassiti e malattie e intervenire in caso di necessità: utilizziamo olio o sapone insetticida spray per gli afidi o laviamoli via con un potente getto d’acqua; eliminiamo i fiori colpiti da muffe.
Per avere di continuo nuovi fiori è sempre valida una delle regole fondamentali del giardinaggio: recidere costantemente i fiori appassiti.
In inverno è utile proteggere dal freddo le rose con la pacciamatura: disponiamo uno strato di sostanza organica sul terriccio. Se durante la stagione fredda il clima è davvero rigido possiamo coprire la pianta stessa con un sacco di iuta.
Nel tardo inverno o a inizio primavera interveniamo con la potatura: eliminiamo i rami che crescono in modo disordinato, secchi o malati. Effettuiamo un taglio obliquo, dal basso verso l’alto, immediatamente al di sopra di una gemma.
Se ci dedicheremo con costanza alle nostre rose non rimarremo delusi.