Il nome botanico del lampone è Ribus idaeus e lo troviamo soprattutto nelle zone alpine, ama infatti la montagna e cresce spontaneo fino a 1.500 metri di altitudine.
Si presenta come una pianta cespugliosa costituita da fusti che partono da un rizoma sotterraneo, alcuni di questi fusti crescono eretti, altri sdraiati.
La pianta ha un’esistenza piuttosto breve, vive due anni; il primo anno dà solo foglie, mentre i fiori compaiono nel secondo anno.
I frutti sono a forma di globo, succosi e molto profumati di colore rosso scuro che tende al rubino.
In diverse zone d’Europa ( Belgio, Olanda, Germania) vengono coltivate diffusamente e i frutti sono utilizzati soprattutto nell’industria alimentare.
Esperienze personali: Anche se le condizioni in cui cresce in natura non sono riproducibili a casa, tuttavia possiamo coltivare la piante di lampone anche in balcone a condizione che si rispettino i seguenti accorgimenti:
* Il terreno deve essere leggermente acidulo, si può utilizzare della comune torba.
La torba viene venduta compressa in sacchetti, prima di metterla nel recipiente,abbiate cura di distenderla su dei fogli di giornale in modo da farle prendere aria.
E’ bene non lasciare la terra esposta all’aria se non il tempo necessario per svolgere l’operazione descritta.
*E’ preferibile comunque utilizzare della terra di bosco, in questo caso mettete lo strato superficiale, quello più secco, nel fondo del recipiente che conterrà le piantine di lampone.
* Per coltivare le piantine di lampone è meglio utilizzare un recipiente di legno, in commercio si trovano delle cassettine di legno adatte alla coltivazione delle fragole oppure, in alternativa si possono utilizzare delle cassette della frutta che vanno evidentemente adattate allo scopo.
Vanno bene anche dei vasi di coccio, mentre si raccomanda di evitare l’utilizzo di vasi in plastica, non fanno respirare il rizoma del lampone e ne favoriscono la marcescenza.
* Mettete le piantine in una posizione soleggiata, anche se il lampone in natura cresce in boschi alpini, se viene coltivato in balcone, bisogna evitare di collocarlo in una zona dove vi sono degli sbalzi di temperatura.
Scegliete una zona a mezz’ombra, vanno bene anche quelle parti del balcone che rimangono soleggiate, ma solo a partire dal secondo anno quando la pianta fruttifica.
* Per evitare che crescano erbe infestanti pacciamate il terreno stendendo un tappeto di foglie secche oppure in alternativa potete utilizzare degli aghi di pino o della paglia.
Questa tecnica è molto efficace e viene usata anche per la coltivazione delle fragole.
* La frequenza delle annaffiature dipende dall’esposizione delle piante, comunque va bene un’irrigazione settimanale evitando che l’acqua ristagni.
* Usate un sostegno (vanno bene delle comuni canne)per raccogliere i fusti.
Prezzo: è preferibile coltivare la pianta riproducendola per talea, in questo caso il costo è pari a zero; chi, invece, preferisce partire dal seme, può acquistare una bustina di sementi di lampone che costa circa 2,00.
Svantaggi: La fase più difficile è quella dell’attecchimento della talea.
Vantaggi: Una volta che la talea è attecchita, la coltivazione richiede pochi accorgimenti.