Il Rododendro è una pianta sempreverde che fa bella mostra di sé soprattutto nei giardini, con i suoi piccoli fiori colorati riuniti a corimbi. Fa piacere donare e ricevere in regalo, pure se è una pianta che preferisce stare all’aperto, può essere coltivato anche nei vasi, soprattutto di grandi dimensioni. Pertanto nel caso in cui riceverete in dono un Rododendro, ricordatevi che il rinvaso deve avvenire nel più breve tempo possibile, soprattutto se il vaso che lo contiene è di modeste dimensioni. Anche perché questa pianta, crescendo e sviluppando, da vita a piccoli arbusti o addirittura ad alberi che raggiungono altezze considerevoli. La pianta, il cui nome in greco significa “albero della rosa”, è stata istituita nel XVI secolo dal botanico Andrea Cesalpino e da essa fu creata il genere azalea, anche se poi si scoprì che tra le due specie non vi erano differenze e pertanto entrambe cominciarono a far parte dello stesso genere. Ma in commercio le due piante sono distinte e separate. Il Rododendro comprende diverse specie ed alcune crescono spontanee anche in luoghi piuttosto impervi, infatti è facile trovarle come brughiere subalpine, sui suoli delle Alpi e dei Pirenei. Si propaga per talea, interrando i rami giovani lunghi anche 5 centimetri, ed il periodo migliore per cimentarsi nell’operazione è la primavera. Si provvederà ad effettuare il taglio dei rametti in senso obliquo in modo tale di avere maggiore superficie da interrare, e per fare ciò sarebbe opportuno utilizzare una lametta o un coltello ben affilato. Ricordatevi di disinfettare l’attrezzo utilizzato, in questo modo si eviterà di infettare la pianta.
Il Rododendro, come abbiamo detto, non è una pianta da appartamento e conviene metterlo a dimora in luoghi ombreggiati, dove non arriva il sole diretto, e in ogni caso luminosi. E’ consigliabile interrarlo ai piedi di un albero che, con la sua chioma, gli farà ombra. Facendo così eviterete che le sue foglie possano bruciarsi e le radici riscaldarsi. E’ una pianta che riesce a resistere sia al caldo che al freddo, comprese le temperature sotto lo zero. Il terreno che lo dovrà accogliere deve essere di medio impasto e ben drenato. La pianta, come tante altre, non sopporta eccessive quantità di acqua e bisognerà fare attenzione alla formazione di ristagni. Si consiglia in ogni modo di dare più acqua, o quantomeno mantenere umido il terreno, nel caso si tratti di una pianta giovane e diminuire l’irrigazione quando invece la pianta è già vecchiotta. In quest’ultimo caso sarà necessario dare l’acqua soltanto quando il terreno è ben asciutto e quindi nel caso di prolungata siccità. Dalla primavera si potrà concimare la pianta utilizzando un fertilizzante per piante acidofile, meglio se a cessione lenta. I fiori, di colore bianco, rosso, rosa o arancione, sbocceranno tra la primavera e l’estate, isolati o riuniti in infiorescenze. Il Rododendron, essendo una pianta a crescita lenta, non necessita di essere potato spesso, ma è buona norma, dopo la sua fioritura, regolare la chioma, tagliando i rami più alti, meglio ancora se secchi e storti.
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