Oggi vorrei affrontare uno degli argomenti forse più controversi di questi ultimi anni: la pensione.
Ogni anno, infatti, vengono varate nuove leggi e nuovi decreti che aumentano l’età pensionabile, modificano i requisiti, ecc. rendendo quanto mai difficile riuscire ad orientarsi.
Ma vediamo cosa stabilisce la legge per il 2011, in altre parole quali sono i requisiti per richiedere la pensione oggi.
Per prima cosa bisogna fare una premessa, richiedere la pensione significa sospendere qualunque tipo di attività retribuita fino in quel momento svolta.
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Distinzione fra pensione da dipendente e Pensione autonoma
Ma passiamo adesso all’aspetto legislativo e burocratico. Per prima cosa bisogna fare una distinzione fra lavoratore autonomo e lavoratore dipendente, fra pubblico e privato, infatti, ciò che vale per una categoria non vale per l’altra.
Infatti, il lavoratore privato o autonomo può richiedere la pensione se è in possesso di alcuni requisiti: età e contributi versati.
Bisogna distinguere 3 casi: il lavoratore ha raggiunto i 60 anni di età e 35 anni di contributi con una “quota” del 95% (per calcolare la quota bisogna fare un rapporto fra posseduta al momento della pensione e i contributi versati); il lavoratore ha raggiunto i 61 anni di età è ha una quota pari al 96%; ed, infine, il terzo caso è che il lavoratore abbia raggiunto i 62 anni di età e una quota superiore al 96%.
Come Calcolare la pensione
Per quanto riguarda i lavoratori pubblici o dipendenti, in altre parole i lavoratori che hanno affidato i loro contributi pensionistici ad un fondo pensione come l’Inps devono soddisfare i seguenti requisiti: il lavoratore possiede 59 anni di età e 35 anni di contributi con una quota del 95% (anche in questo caso il valore della quota si evince dal rapporto fra età pensionabile e contributi versati); il lavoratore pubblico ha raggiunto i 60 anni di età è ha uno quota pari al 96%; ed, infine, terzo caso il lavoratore dipendente o pubblico ha raggiunto i 61 anni di età e ha una quota superiore al 96%.
Infine, sia il lavoratore pubblico che quello privato possono decidere di andare in pensione se, pur non possedendo i requisiti che vi ho illustrato sopra, ha maturato almeno 40 anni di contributi versati ad un fondo pensionistico indipendentemente dall’età anagrafica.
Bisogna portare con sé tutte le buste paga; il calcolo viene effettuato facendo una media degli ultimi 10 anni di stipendio a cui andranno sommati altri elementi come, ad esempio, le cosiddette “componenti accessorie”: turni di straordinario, premi produzione, ecc. In rete è possibile comunque cimentarsi con il calcolo della propria pensione accedendo a siti web come www.inps.it.