Il nostro cervello raccoglie una quantità infinitesimale di informazioni, anche quando non ce ne accorgiamo. Gli imput sono dati ogni giorno, continuamente, e provengono da tutto ciò che abbiamo intorno. Spesso incameriamo conoscenze in modo inconsapevole, gestendole consapevolmente quando ci servono. Resta invece difficile, a volte, ricordare consapevolmente ciò che ci sembra di aver rimosso.
Alla base dalla memoria esistono elementi come il fosforo, il cui legame rispetto all’apprendimento e al ricordo è sempre stato osannato, tanto che ne viene consigliata l’assunzione di almeno 800 mg al giorno, soprattutto dopo i 25 anni. Cosa abbastanza semplice, perché questo elemento si trova in moltissimi alimenti. Se non fosse per il fatto che da studi recenti sembra che questo suo effetto positivo sul cervello non abbia un reale risvolto scientifico.
Per quanto riguarda lo studio, si consiglia spesso di leggere o ripetere la sera prima di dormire, o addirittura di utilizzare un registratore che entri in funzione in una particolare fase del sonno, quella REM, che è il sonno vero e proprio, inconsapevole, in cui si attiva il riposo del cervello, e dunque è possibile incidervi le informazioni, in maniera diretta e non casuale o appesantita da situazioni circostanti. Dunque, pulita.
Un aiuto naturale ci viene dalla pappa reale e dal ginseng. La prima aiuta la concentrazione, il secondo dà lo sprint necessario per affrontare una giornata di studio e di lavoro tenendosi svegli fino alla sera. Un po come la caffeina, che stimola però solo i centri nervosi dell’attenzione, ma poi rischia, se presa in eccesso, di farci crollare l’intero sistema, con una bella insonnia.
Il ginseng, invece, pare che aiuti proprio nella concentrazione, ma solo in quella maschile. Pare che da preferire per quella femminile sia invece leleuterococco. Entrambi non hanno apparenti controindicazioni. Elementi associabili a questi sono il polline delle api e la lecitina di soia. La circolazione cerebrale è favorita anche dal Ginkgo Biloba.
Agli anziani sono consigliate le piante officinali e i multivitaminici contenenti magnesio o gli integratori naturali, con un minor consumo di sale nella dieta quotidiana, perché sembra che lipertensione sia terribile per la memoria.
A tutti, è consigliabile inserire nellalimentazione di ogni giorno banane e noci.
Altre bevande, come il mate, la taurina e il guaranà, rischiano di avere efficacia breve, perché solo stimolanti del breve periodo.
Ottimo, invece, il cioccolato, che ha leffetto simile a quello del caffè, ma con limpatto minore della sostanza nervina contenuta.
A volte la nostra memoria si manifesta più visiva e interpretativa, che uditiva. Associamo una faccia ad un colore e spesso attribuiamo anche alla personalità una sorta etichetta, ma non ricordiamo proprio il nome di un vicino di casa. Ne ricordiamo invece un gesto particolare, il vizio di fumare, o un tic nervoso.
Efficacissime sono le parole crociate, gli esercizi come il Brain Training, e la ripetizione vocaboli nuovi per tante volte. Canticchiare una canzone per impararne le parole e associarla poi a qualcosa, o associare delle parole a degli eventi. Lo stesso, per i nomi di chi ci è appena stato presentato.
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