Ultimamente aprire un negozio di prodotti biologici è una delle scelte compiute da un numero sempre maggiore di persone perché si tratta di un mercato che attira clienti e ora anche i prezzi, rispetto al passato, sono alla portata di più persone. Come tutte le attività commerciali richiede che siano effettuate delle pratiche burocratiche in cui è necessario farsi aiutare da esperti, deve essere ricordato che siccome c’è la somministrazione di bevande, e cibi in genere, sono necessarie delle autorizzazioni sanitarie rilasciate dalle ASL e i locali devono rispettare determinate norme igienico sanitarie e normative di sicurezza. Iniziando dai costi, essendo un tipo di commercio che non richiede grandi spazi, è possibile risparmiare rispetto ad altre attività sui costi delle scaffalature, arredamenti interni ed affitto dei locali. Andando ai passi successivi, è possibile seguire due strade, la prima è quella dell’ attività privata e in questo caso si agisce da soli ed occorre stipulare tutta una serie di contratti che assicurino la provenienza biologica dei prodotti, in particolare se si vendono prodotti sfusi o preincartati occorre una certificazione obbligatoria sulla provenienza dei prodotti da agricoltura biologica, per i cibi invece già confezionati non occorre questo tipo di certificazione, ma avere dei marchi rinomati a sostegno aiuta. Questo tipo di attività gode di contributi anche a fondo perduto, ma per ottenerli è necessario che siano svolti tutta una serie di accertamenti per vedere se tutti i requisiti previsti per legge siano stati rispettati, in questo modo però il costo viene ammortizzato, in particolare viene restituito, e quindi l’ attività viene aperta a costo zero, solitamente i finanziamenti vengono riconosciuti in aree depresse e a soggetti che sono a rischio di esclusione dal mondo del lavoro o ancora di non entrarci, ad esempio, sono favorite le donne perché categoria che trova difficoltà oggi in Italia ad inserirsi nel mondo del lavoro. Volendo avere una strada semplificata, alcune catene di franchising hanno delle convenzioni con “Sviluppo Italia”, ente che appunto si occupa di riconoscere progetti che meritano supporto ed erogare i fondi, quindi una volta ottenuto il contratto di franchising, si ottengono anche i contributi perché sarà la società di franchising ad occuparsene, naturalmente ci sono anche ulteriori garanzie, ovvero tali catene non stipulano contratti in zone in cui già sanno di non poter avere successo e quindi ci sarà da parte loro uno studio del territorio e del mercato del territorio che aiuterà ad evitare di aprire negozi in zone che in realtà sono poco attrattive per i clienti. Il vantaggio del biologico è di essere un mercato in espansione e quindi offre la possibilità di crearsi un lavoro. Per quanto riguarda la mia esperienza, ho deciso di iniziare le pratiche ma ancora non è sicuro che le porterò a termine, ho preso questa decisione perchè preferisco mangiare cibi biologici piuttosto che cibi che possono essere alterati da prodotti chimici, inoltre, in zona non vi sono negozi simili e quindi preferisco provare questa possibilità. La gamma di prodotti è molto ampia e fantasiosa e questo costituisce un vantaggio.
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