Da alcuni giorni è stato annunciato il nome della nuova versione (4.4) del sistema operativo di casa Google: Android Kitkat, come il popolare snack della Nestlé. Una tradizione che continua dal 2009, quando la versione 1.5 prese il nome Cupcake.
Android, acquistato dal colosso americano nel 2005, dal 2008, anno della sua prima apparizione su un dispositivo mobile, ha subito molti aggiornamenti e correzioni. Sebbene non sia ancora disponibile l’ultimo aggiornamento è bene sempre tenere la versione più recente sul proprio device, perché a mano a mano vengono corretti i bug e le imperfezioni, ottimizzati i consumi ed è possibile aggiornare le applicazioni. Di contro è da tenere in considerazione che un software con maggiori prestazioni, e quindi più complesso, può rallentare anche in maniera sostanziale la funzionalità di un dispositivo non proprio di ultima generazione.
Jelly Bean, la versione 4.3 di Android, già usata da quasi un miliardo di dispositivi (e che conta al suo attivo 950.000 app), può essere istallata o in automatico o in manuale, direttamente con lo smartphone o con l’ausilio del pc. Non occorrono particolari competenze tecniche per procedere in entrambi i modi. Basta solo usare alcune accortezze, come ricordare di fare una copia di backup prima di iniziare l’istallazione, per non perdere, in ipotesi remota, i propri dati, e accertarsi di avere la batteria carica (o in carica) perché il processo potrebbe impiegare parecchio tempo.
Se si dispone di una buona connessione Wi-Fi (deve rimanere attiva per tutto il tempo dell’istallazione), basta andare sull’icona >Impostazioni, poi >Info sul dispositivo, >Aggiornamento Software, >Aggiorna. In questo modo parte la ricerca automatica: se la ricerca è positiva, il sistema operativo si aggiorna automaticamente, se no, compare una notifica in cui si specifica che non ci sono aggiornamenti disponibili. Nel caso in cui si sia certi dell’aggiornamento nonostante l’esito negativo, si può provare a forzare il sistema, ma per fare questo bisogna cancellare i dati di Google Services Framework, e questo non è consigliabile.
Se si decide di procede con l’ausilio del computer, è necessario collegare il pc al dispositivo mobile tramite cavo USB e usare un programma specifico fornito dalla casa produttrice, che di solito è possibile scaricare gratuitamente sul sito di quest’ultima. Tra le varie funzioni del programma (backup dei dati, gestione della rubrica, ecc.) c’è anche Aggiornamento software. Il processo anche qui è molto intuitivo, ma se ci fossero problemi basta seguire le linee guida del programma.