L’uovo e la colomba sono dolci tradizionali della Pasqua, ma sono anche simboli della stessa festività. Scopriamo perché.
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Il significato dell’uovo nella Pasqua
Tra i due l’uovo ha origini molto antiche, addirittura precristiane, dato che presso popoli di tutte le parti del mondo, persiani, greci, cinesi, era scambiato come dono in occasione delle feste primaverili.
La rinascita della natura dopo il periodo invernale era associata all’uovo, la cui forma priva di spigoli ben si legava all’origine della vita in quanto non presentava né principio né fine. In epoca cristiana, è stato collegato alla resurrezione di Cristo, che risuscitava dalla tomba ( il guscio ) e quindi successivamente, alla Pasqua, celebrazione della resurrezione.
Nel medioevo nasce la tradizione di regalarsi le uova nel periodo pasquale; durante il periodo della Quaresima le disposizioni riguardo al digiuno proibivano di mangiarne e quindi le uova, rassodate e benedette in chiesa durante la messa della domenica di Pasqua venivano poi regalate ad amici e parenti come augurio di fecondità.
Nei secoli successivi questa usanza si conservò e si modificò con la sostituzione delle uova stesse, deperibili, con uova di altro materiale, legno, smalto, fino ad arrivare alle famosissime uova Fabergè forgiate con oro e gemme a cavallo della fine del 1800, per la casa reale russa dei Romanov, che contenevano preziosi regali.
Il significato della colomba nella Pasqua
La colomba è invece nata con la cristianità, e rappresenta in molte occasioni lo Spirito Santo, oltre ad essere considerata uno dei simboli della pace con il suo portare il ramoscello d’ulivo a Noè dopo il diluvio. Il suo legame con la Pasqua oltre a quello religioso viene fatto risalire, al periodo longobardo con protagonisti a seconda della leggenda, il re Alboino al quale fu offerto un dolce a forma di colomba come segno di pace durante l’assedio di Pavia, o la regina Teodolinda e l’abate San Colombano che con la sua benedizione trasformò in candide colombe di pane le carni rosolate di un pranzo in periodo quaresimale.
Oggi entrambi sono prodotti industriali, anche se resistono alcune nicchie di produttori artigianali, e fanno bella mostra in molteplici tipi e versioni sulle tavole nel giorno di Pasqua. L’uovo di cioccolato nasce dall’idea comune di un pasticciere francese e uno tedesco che ne crearono di piccole e ripiene, e solo nel 1828, quando l’olandese Van Hauten ideò uno stampo concavo divenne possibile realizzare uova di maggiori dimensioni nelle quali inserire la sorpresa.
La colomba vede la luce nei primi del 1900, con l’intuizione dell’azienda milanese Motta che intese creare un dolce simile al panettone, ma con un aspetto più legato al periodo pasquale e quindi, ricordando la tradizione, scelse la colomba.