Lo stress ossidativo, ossia lo squilibrio tra produzione ed eliminazione di sostanze ossidanti in un organismo vivente, è tra i principali responsabili del processo di invecchiamento.
Uno stile di vita sano ed una corretta alimentazione possono concorrere efficacemente a contrastare il processo di degenerazione cellulare, come spiega lo scienziato americano Barry Sears, che dopo aver scoperto e promosso le innumerevoli proprietà benefiche degli Omega 3, ha dedicato gli ultimi anni allo studio dei polifenoli, concentrandosi in particolare sulle proprietà antiossidanti del Maqui.
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Benefici e proprietà del maqui
Anche noto come Mirtillo della Patagonia, il Maqui è una bacca, frutto della pianta Aristotelia Chilensis, un arbusto sempreverde dai 5 metri di altezza che cresce spontaneamente in alcune aree del Cile e da secoli impiegato nella medicina popolare per le sue proprietà antinfiammatorie, scoperta relativamente recente della medicina e della naturopatia occidentale.
L’altissima concentrazione di antocianine e in particolare delfinidine (di cui tra tutte le bacche è in assoluto il più ricco), in grado di contrastare la produzione di radicali liberi, principali responsabili dell’invecchiamento precoce e dello sviluppo di malattie degenerative, fa della bacca della Patagonia un potente antiossidante naturale. L’azione dei polifenoli stimolerebbe inoltre nelle cellule una reazione di difesa che le induce a potenziare le proprie capacità di sopravvivenza contro i fenomeni che inducono stress ossidativo quali, ad esempio, i raggi UV.
A dimostrarlo è stato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina dell’Università del Molise, sotto la guida del professore di Biochimica Clinica Giovanni Scapagnini. L’esperimento ha previsto la somministrazione di una tripla dose quotidiana di estratto di Maqui (per un totale di 162 mg di antocianine) per quattro settimane, al termine delle quali è stato registrato un calo sensibile dei livelli di LDL (il colesterolo cosiddetto “cattivo”) nel sangue e di concentrazione dei prodotti dello stress ossidativo nelle urine. L’azione delle antocianine serve dunque a contrastare il processo di invecchiamento cellulare e l’insorgere delle malattie ad esso associate.
L’effetto antiossidante del Maqui è garantito solo attraverso l’assunzione di dosi consistenti di delfinidine, impossibile da ottenere attraverso l’impiego in cucina della bacca al naturale, ma facilmente ottenibile facendo ricorso ai numerosi integratori naturali a disposizione sul mercato. Grazie non solo alle già discusse proprietà antiossidanti, ma anche alle sue virtù di stimolatore del sistema immunitario, calcificante, detossificante e antitumorale, l’estratto di Maqui trova largo impiego nella preparazione di integratori alimentari, sotto forma di capsule, polvere e soluzione liquida. Si raccomanda una dose di 2 capsule vegetali di Maqui al giorno, per un equivalente di 600 mg di estratto secco di frutti, di cui 10% di polifenoli (60 mg).