In un’era in cui la tecnologia domina gran parte della nostra vita quotidiana, la questione della sicurezza nell’uso degli smartphone è diventata più rilevante che mai. Va avanti da ormai più di vent’anni la disputa su telefoni cellulari ed apparecchi wireless: possono provocare tumori (in particolare al cervello)?
Una risposta definitiva ancora non c’è, ma ad ogni modo è meglio non rischiare: con alcuni accorgimenti è possibile utilizzare il telefonino in maniera sicura.
In questo articolo, vi presenteremo sette consigli facili ma efficaci per utilizzare i vostri dispositivi mobili senza mettere a rischio la vostra salute. Dall’ottimizzazione delle impostazioni alla corretta gestione del tempo di utilizzo, queste semplici strategie vi aiuteranno a mantenere uno stile di vita equilibrato pur rimanendo connessi nel mondo digitale.
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Come usare lo smartphone
Inquinamento elettromagnetico, 7 piccoli consigli per proteggersi
Una ricerca condotta da 34 esperti dell’IARC, “Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro”, ha sottolineato che trenta minuti al giorno di utilizzo del telefonino potrebbero incrementare del 40% il rischio di glioma, un tipo di tumore maligno che colpisce il cervello. In seguito a questo allarme, la IARC ha classificato i campi “elettromagnetici a radiofrequenza” generati dai cellulari nel gruppo “2B”, ovvero fra i “possibili cancerogeni”. Esistono tuttavia pure altre frequenze pericolose per la nostra salute, ecco un breve elenco:
– da 25 fino a 30 MHz: sono le radiofrequenze dei taxi che penetrano i tessuti, le ossa, il midollo, il cervello e il cristallino oculare
– da 88 fino a 108 MHz: si tratta delle radiodiffusioni FM in grado di penetrare nel cervello sino a 4 cm e anch’esse colpiscono il cristallino oculare e il midollo spinale
– da 175 fino a 216 MHz: è la banda televisiva UHF alla quale sono maggiormente esposti i bambini nella fase di crescita
– da 614 fino a 854 MHz: sono le frequenze della telefonia mobile e possono penetrare nel cervello fino a 2 cm di profondità con una potenza energetica superiore fino a dieci volte rispetto alle onde FM
– da 2450 fino a 2.5 GHz: sono le onde di radar, forni a microonde e satelliti, penetrano nel cervello ad una profondità inferiore, “solo” 1 cm, e sono pericolose per i microorganismi e per il sangue
– da 10 fino a 100 GHz: onde irradiate dai radar militari e dai forni di tipo industriale, possiedono una potenza energetica sino a dieci mila volte superiore alle onde da 10 MHz.
Questi i dati crudi, che però non devono spaventare. La correlazione fra campi elettromagnetici e l’insorgere di tumori non è ancora accertata, però qualche accortezza nell’uso dei telefonini è dettata dal buon senso. Vediamo sette suggerimenti per incrementare la nostra sicurezza quando utilizziamo questi apparecchi.
1) Quando sono accesi, i dispositivi vanno tenuti lontano dal corpo, ad almeno 1 metro di distanza. Evitare assolutamente di metterli in tasca.
2) L’uso del cellulare va ridotto a meno di trenta minuti al giorno.
3) Meglio utilizzarlo lontano dal cervello, dunque sono consigliati gli auricolari (non bluetooth) per telefonare.
4) I messaggi sono senz’altro più sicuri delle chiamate, quindi è preferibile un sms rispetto ad una telefonata.
5) Evitare (per quanto ormai si stratti di una raccomandazione quasi inattuabile) che i bambini e i ragazzi al di sotto dei 16 anni utilizzino il telefonino.
6) Una parte importante nel proteggerci dai campi elettromagnetici la riveste l’alimentazione. A questo scopo sono indicati gli integratori antiossidanti.
7) Importanti pure le difese immunitarie, da sostenere con una dieta corretta, ricca in particolare di verdura e frutta.
Cosa evitare nell’utilizzo dello smartphone
Riprendendo le 7 accortezza elencate prima, utilizzando lo smartphone, occorre prestare particolare attenzione a questi 5 aspetti.