Questo breve articolo ci guida alla lavorazione e conservazione dei funghi porcini.
Conosciuto anche come il boleto, è il fungo per eccellenza: molto sostanzioso, è ricercato per la compattezza e per il suo gusto delizioso.
E’ un ingrediente particolarmente delicato, ma non di difficile lavorazione e se ne fa un uso consistente nella cucina italiana per primi piatti e risotti, contorni di carne e di pesce o per arrichire pizze ed insalate.
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Come conservare al meglio i funghi porcini: i classici metodi della nonna
Vediamo con più accuratezza come conservare questo delizioso vegetale in modo da preservare al meglio il suo aroma. Prima di tutto iniziamo a capire come vanno puliti (questa è un’operazione particolarmente importante poiché i funghi hanno un alto grado di deperibilità).
Lo strumento migliore per questa operazione è un panno umido per togliere la terra che vi resta attaccata. Si può utilizzare l’acqua corrente, purché sia a filo e che i funghi vengano asciugati immediatamente.
Solo per l’essiccazione non dovrete bagnarli, ma semplicemente tagliarli a fette (spesse è meglio) e i gambi a tocchetti. Stendeteli su un panno in una zona ben arieggiata e al sole. Copriteli e ricordatevi ogni tanto di smuoverli in modo da prevenire la formazione di muffe.
Il metodo più semplice e che permette di conservali più a lungo è la congelazione; metteteli in acqua fredda e fateli cuocere per circa 15 minuti,così una volta scongelati, non risulteranno flosci e di brutto aspetto. Scolateli, tagliateli e metteteli nelle classiche bustine per il il freezer.
Per il sott’olio invece avrete bisogno di vasetti di vetro sterili. Bollite dell’aceto o del vino salato per qualche minuto insieme ai funghi, scolate e stendeteli su un telo di cotone e lasciateli asciugare. Aggiungeteli nel barattolo con olio extra vergine, gli odori e le spezie che più vi piacciono.
Oltre ad aver imparato un efficace metodo di conservazione avete scoperto come preparare un ottimo contorno!