La notizia tanto attesa da tanti fedeli è arrivata qualche ora fa. Dal 18 Maggio le Chiese torneranno ad accogliere i credenti per le messe quotidiane.
A decretarlo il protocollo siglato qualche ora fa, presso Palazzo Chigi, tra il Premier Conte, il Ministro dell’Interno, Luaciana Lamorgese e, in qualità di rappresentante della Cei, il Presidente Cardinale Gualtiero Bassetti.
Funzioni, però, rigorosamente all’insegna della sicurezza collettiva. Vediamo allora come saranno le messe da lunedì 18 Maggio.
Il documento elaborato, infatti, riporta tutta una serie di precauzioni finalizzate alla tutela del pericolo Covid 19.
Sinteticamente innanzitutto l’ingresso sarà contingentato e vietato a coloro che hanno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° centigradi. A questo fine dei volontari all’entrata dell’edificio sacro, saranno preposti all’accesso, nel numero massimo consentito.
Insomma tante indicazioni, come vedremo più esaustivamente sotto, ma tutte finalizzate ad evitare ogni forma di assembramento.
Vediamo allora cosa cambia da lunedì.
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Come si terranno le messe da lunedì 18 Maggio
Il documento di riferimento prevede tutta una serie di indicazioni, intese a minimizzare al massimo i rischi da contagio.
Si tratta di una serie di raccomandazioni ai celebranti in tema di svolgimento della funzione per rendere sempre presenti le distanze interpersonali da un lato, dall’altro per evitare ogni tipo di contatto potenzialmente pericoloso.
Il protocollo invita inoltre di ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri. Stessa attenzione alla igienizzazione che, alla fine di ogni celebrazione, dovrebbe essere effettuata possibilmente sia per le aule liturgiche che per le sagrestie.
Indicazioni anche lato accompagnamento alla funzione. Ammesso, eventualmente, un organista, mentre non è prevista la presenza del coro.
Cambiamenti anche lato offerte, non più raccolte durante la funzione, ma eventualmente depositate dai fedeli in contenitori all’ingresso della chiesa o in un altro luogo prescelto. Non si useranno neppure messalini o libri per i canti.
Un testo che, comunque, per molti aspetti prevede una certa elasticità per i parroci, chiamati ad applicare le disposizioni alla singola realtà da loro gestita.
Vediamo nel dettaglio cosa cambierà
Come saranno le messe dal 18 Maggio
Di base un ruolo predominante lo avranno i singoli vescovi, i quali emaneranno i criteri da seguire relativamente alle celebrazioni della proprie diocesi.
In line di massima quello che dovrebbe cambiare è sintetizzato in questi punti:
Celebranti: come comportarsi
Ai parroci viene data la possibilità di aumentare il numero di messe che verranno fatte nei periodi festivi, e che permettano una maggiore affluenza dei fedeli, rispettando sempre la capienza massima dei luoghi in cui verrà celebrata la messa.
I celebranti dovranno per forza indossare guanti in lattice al momento della comunione. Tutti dovranno indossare le mascherine sia le persone che i celebranti. Non sarà presente un coro,ma il cantore e l’organista potranno dirigere questi momenti: spariranno infatti i libretti.
Partecipare alla Messa per i fedeli
Gli accessi in chiesa saranno determinati in un numero massimo di partecipanti che deciderà la singola Parrocchia. L’igienizzazione degli luoghi d culto verrà fatta da speciali ditte che provvederanno a sanificare i posti a sedere e gli oggetti liturgici presenti in chiesa.
I posti verranno assegnati nei banchi secondo questa logica:
Su un banco di 3 metri possono sedersi solo due fedeli, mentre nel banco successivo a quello precedente potrà sedersi solo 1 persona; mentre per le sedie andranno distanziate di un metro in tutte le direzioni.
Come detto prima per partecipare alle funzioni bisognerà indossare una mascherina, igienizzarsi le mani e rispettare le distanze di sicurezza. Ovviamente non potranno accedere coloro che avranno una temperatura superiore ai 37,5 gradi o che abbiano sintomi influenzali.
Fedeli: come si svolgerà la comunione
La comunione potrà essere fatta solo al proprio posto, nel caso in cui ci siamo poche persone sarà permesso andare alla altare nel rispetto della distanza di almeno un metro.
In qualunque caso i celebranti indosseranno la mascherina e i guanti e daranno il pane eucaristico soltanto a coloro che evitano il contatto fisico.
Link utili: alll’interno dell’articolo di Avvenire, il protocollo siglato a Palazzo Chigi