Pasqua vicina e, nonostante ormai si tenda ad associarla unicamente alle uova, tralasciandone il profondo significato spirituale, alcune tradizioni secolari ancora sembrano sfuggire a questa tendenza consumistica attuale, ispirate da finalità ben diverse.
Tra queste i Sepolcri pasquali, vediamo di saperne di più.
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I sepolcri: una tradizione della Quaresima
Una delle tradizioni tipicamente italiane durante la Quaresima è quella di realizzare dei piattini o dei vasetti contenenti piccoli germogli di grano da donare in Chiesa per i Sepolcri (da qui il nome stesso dei vasetti) tipici del Giovedì Santo. I “Sepolcri pasquali” sono una tradizione religiosa e culturale che si celebra durante la settimana santa, in particolare nel periodo della Vigilia di Pasqua. Questa tradizione ha radici antiche ed è particolarmente diffusa in alcune regioni dell’Italia.
L’origine dei Sepolcri pasquali risale al periodo medievale e rappresenta la rievocazione del Sepolcro di Gesù Cristo dopo la sua morte in croce il Venerdì Santo. Questo rito è una manifestazione di devozione cristiana e viene realizzato per commemorare la sepoltura di Gesù e la sua resurrezione il giorno di Pasqua. I Sepolcri pasquali includono spesso la creazione di piccoli altari o cappelle temporanee all’interno delle chiese o in spazi pubblici. Questi altari sono decorati con fiori, candele, statue e, come menzionato, piattini di germogli di grano. I germogli di grano rappresentano la rinascita e la vita nuova, simboleggiando la risurrezione di Gesù.
La tradizione dei Sepolcri pasquali varia da regione a regione, e le decorazioni possono differire notevolmente in base alla cultura locale. Tuttavia, l’elemento centrale rimane la commemorazione della morte e della resurrezione di Cristo durante il periodo pasquale. È una tradizione profondamente radicata nella cultura italiana e in molte altre comunità cristiane in tutto il mondo.
Come fare i sepolcri
Per realizzare i Sepolcri con i germogli occorrono un piattino o un vasetto magari decorato, dell’ovatta, dei semi di grano e uno spruzzetto per innaffiare.
Prendete della terra e sistemateci i semi, bagnate un batuffolo di cotone in dell’acqua e mettetelo sotto la terra insieme ai semi, avendo cura di inserire questi ultimi in maniera che tocchino anche il batuffolo.
Cercate di rispettare una distanza di almeno 1 cm l’uno dall’altro per aiutare i germogli a crescere più rapidamente.
Ultimata questa semplice operazione, sistemate il vostro piattino in un luogo a riparo dalla luce e privo di ventilazioni. Questo perché la tradizione vuole che siano fatti nascere e crescere al buio in modo tale da simboleggiare il passaggio dalla morte (buio) alla Resurrezione (luce) di Gesù.
Quando è meglio piantare i semi
Per avere il tempo necessario a crescere e quindi poter offrire i sepolcri nel giorno del Giovedì Santo sarebbe opportuno calcolare un tempo di almeno 20 giorni prima del Mercoledì Santo.
Se avrete svolto correttamente tutti i passaggi, vedrete i semini germogliare già dopo un paio di giorni. Continuate ad annaffiare il grano un giorno sì e uno no, controllando sempre che il terreno sia umido.
Perché il grano
Il grano è un simbolo umile offerto dal popolo sul sepolcro e ha un significato augurale. Durante il Giovedì Santo nelle chiese viene realizzato uno spazio dove andranno portati i diversi doni tra cui il grano.
Le composizioni di germogli saranno particolari perché attraverso la crescita al buio assumeranno varie colorazioni dal bianco al giallino e al verde chiaro.