La scoliosi si ha quando la postura della colonna vertebrale è errata. Quando, insomma, la nostra colonna non segue la sua naturale andatura, ma prende deviazioni dovute principalmente ad errata postura e secondariamente, in altri casi, a traumi che abbiamo ricevuto.
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Come curare la scoliosi
Dopo una visita dall’ortopedico, ecco le strade che vi trovate dinanzi. Naturalmente, si tratta di gradini, di piccoli passi che vanno fatti nell’ottica di raggiungere obiettivi apprezzabili nella fine. Per ogni grado di scoliosi, c’è un diverso tipo di approccio.
Ecco lo schema graduale:
– Osservazione del fenomeno.
– Esercizi correttivi
– Corsetto
– Chirurgia.
Osservazione del fenomeno
L’osservazione del fenomeno è da suggerire quando non ci sono deviazioni consistenti e nemmeno accennate sufficientemente. Insomma si tiene d’occhio il paziente, cercando di capire la possibile evoluzione della scoliosi e intervenire in anticipo, per evitare che si sviluppi e correggere poi gli errori di postura del soggetto.

Esercizi Correttivi
Gli esercizi correttivi sono un’importante risorsa nei casi leggerissimi di scoliosi. Questi vengono praticati in diversi modi: o in gruppo, attraverso classi che seguono istruzioni date da un’istruttore o attraverso sedute uno a uno, che vi spingeranno ad una rieducazione della postura e tenteranno di migliorare la posizione della deviazione.
Molti si schierano contro queste tecniche ritenendole inutili: in realtà la letteratura medica è chiara su questi esercizi e se vengono eseguiti con professionalità e da personale qualificato servono davvero.
Non si deve fare affidamento a chi promette miracoli, chi si affida a tecniche religiose o tribali. In certi casi, quando si tratta di malattie che sono davvero pericolose per la salute è meglio affidarsi alla scienza medica tradizionale.
Riassumendo, gli scopi degli esercizi correttivi sono: far riconoscere la deviazione, insegnare i movimenti che la correggono e abituare a mantenere i movimenti e le posture corrette in ogni situazione.
Corsetto
Il corsetto è una delle soluzioni più pratiche e diffuse. Quando gli esercizi non sono sufficienti, l’utilizzo del corsetto è un’arma efficacissima.
I corsetti moderni non sono più i busti di una volta, con il collare di ferro che circonda il collo. Prima, infatti, si riteneva che in quel modo, tenendo quindi il collo estremamente dritto, si potessero raggiungere ottimi risultati in poco tempo.
Tuttavia i nuovi studi vedono nei corsetti la soluzione migliore: questi vengono indossati sotto i vestiti, quindi copribili perfettamente con magliette non troppo strette; il principio che sfruttano è quello della spinta tra le vertebre, tentando di stringerle per raddrizzarle.
Quando si tratta di adolescenti si ha paura che essi temano il corsetto: oltre al fatto che i nuovi corsetti sono quasi invisibili, rispetto ai busti di prima, c’è da dire che anche l’apparecchio ai denti è antiestetico e molto più visibile del corsetto, ma la necessità c’è e si deve fare il sacrifico.
Importante è continuare anche gli esercizi correttivi e fare molta attività con il corsetto: dallo sport, alla scuola, alla normale vita sociale.
In casi rarissimi si deve arrivare alla chirurgia, per correggere definitivamente il problema scoliotico.