Uno starnuto dopo l’altro, ma non sai distinguere se si tratti di polline o aria condizionata? Non sai se sia allergia o raffreddore? Vediamo allora come distinguere i sintomi ed individuare il giusto rimedio.
Con l’arrivo della Primavera, molte persone possono soffrire di sintomi come starnuti, prurito agli occhi e naso che cola. Ma come si fa a capire se si tratta di allergia o di raffreddore? Sebbene i sintomi possano essere simili, le cause sono diverse e richiedono rimedi differenti.
In questo articolo, ti spiegheremo come distinguere (o provarci) tra i due e trovare il giusto rimedio per alleviare fastidio e disagio.
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Allergia o raffreddore? Ecco come distinguerli
Il raffreddore e l’allergia possono avere sintomi simili, come naso che cola, starnuti, prurito alla gola e agli occhi, ma esistono, come vedremo, differenze importanti, grazie alle quali poter identificare l’origine del nostro fastidio.
Sotto esamineremo meglio similitudini e diversità dei due stati, ma, per cominciare, è evidente che a differenziarli in primis è soprattutto la persistenza della problematica. Il raffreddore è sempre causato da un virus e di solito dura una settimana o, al massimo, due. Gli allergeni come la polvere, il polline e gli acari, al contrario, possono si causare sintomi simili, ma che tendono a riproporsi a lungo termine.
Allergia: caratteristiche e sintomi
L’allergia è una reazione del sistema immunitario alle sostanze che il nostro corpo percepisce come pericolose, come il polline o la polvere. Ma anche peli di animali o muffe.
I sintomi dell’allergia possono includere starnuti, prurito agli occhi, naso che cola, mal di testa e tosse secca. Non meno, però, l’allergia può causare prurito alla pelle, gonfiori al volto, eczema, orticaria e difficoltà respiratorie varie, mentre il raffreddore comunemente non lo fa.
In genere, l’allergia dura per tutto il periodo di esposizione alla sostanza allergenica, che spesso è stagionale, come con il polline in primavera.
Raffreddore: caratteristiche e sintomi
Il raffreddore, invece, è causato da un virus che infetta le vie respiratorie superiori.
I sintomi del raffreddore possono includere, così come per una comune allergia, starnuti, naso che cola, mal di gola e tosse. Il raffreddore, però, può causare anche febbre, mal di testa e dolori muscolari, sintomi che raramente si verificano con l’allergia.
Il raffreddore, inoltre, di solito dura da 7 a 10 giorni, ma i sintomi possono persistere per più tempo in alcune persone, soprattutto nei bambini o nelle persone anziane, ma raramente superando un paio di settimane.
Diagnosi e differenze tra allergia e raffreddore
Uno dei modi per distinguere tra le due condizioni, come abbiamo premesso, è banalmente quello di osservare la durata dei sintomi. Se i sintomi persistono per diverse settimane o se si verificano allo stesso tempo ogni anno, è probabile che si tratti di allergia. Inoltre, se si verifica un’infiammazione oculare, è più probabile che si tratti di quest’ultima.
Se ugualmente esistono ancora difficoltà nel distinguere tra allergia e raffreddore, così come per l’individuazione del miglior trattamento, la cosa più corretta è quella di rivolgersi ad un professionista. Il medico può procedere ad effettuare un esame fisico e/o raccomandare i necessari test allergici.
In sintesi le differenze che possono aiutarci a distinguere tra le due problematiche sono:
- Durata dei sintomi: i sintomi del raffreddore tendono a durare da pochi giorni a una settimana, mentre i sintomi allergici possono persistere per settimane o mesi.
- Stagionalità dei sintomi: se si hanno sintomi solo in certi periodi dell’anno, come durante la stagione del polline o in presenza di determinati allergeni, è più probabile che si tratti di allergie.
- Febbre: il raffreddore può causare febbre bassa, mentre le allergie, di norma, non la provocano
- Tosse: il raffreddore può causare tosse, mentre le allergie di solito non lo fanno, a meno che non ci sia un’infiammazione dei bronchi.
- Colore delle secrezioni nasali: le secrezioni nasali durante un raffreddore tendono ad essere gialle o verdi, mentre durante le allergie tendono ad essere chiare e acquose.
- Prurito: i sintomi allergici possono includere prurito agli occhi, al naso e alla gola, mentre il raffreddore di solito non lo fa.
Quali sono le principali allergie del periodo primaverile-estivo
Le allergie primaverili ed estive sono spesso causate da polline e muffe presenti nell’aria durante queste stagioni. Ecco alcune delle principali allergie primaverili o estive:
- Allergia al polline: Le allergie al polline sono spesso chiamate “febbre da fieno” e sono causate dai granuli di polline che si diffondono nell’aria dalle piante fiorite. Questo tipo di allergia può causare sintomi come naso che cola, starnuti, prurito agli occhi, alla gola e al naso, e congestione nasale.
- Allergia alla muffa: La muffa può crescere in aree umide come il terreno, le foglie e la corteccia degli alberi, e può diffondersi nell’aria come spore. L’allergia alla muffa può causare sintomi simili a quelli dell’allergia al polline, come naso che cola, starnuti, prurito agli occhi e alla gola.
- Allergia agli acari della polvere: Gli acari della polvere sono piccoli insetti che si nutrono di scaglie di pelle umana e animale. Questi insetti possono proliferare in ambienti umidi come i letti, i cuscini e i tappeti, e possono causare sintomi come starnuti, prurito e congestione nasale.
- Allergia ai peli degli animali domestici: I peli degli animali domestici come cani e gatti possono contenere sostanze allergeniche che possono causare reazioni allergiche come naso che cola, starnuti, prurito agli occhi e alla gola.
- Allergia agli insetti: Le punture di insetti come le api, le vespe e le zanzare possono causare reazioni allergiche locali o sistemiche. Le reazioni locali possono includere gonfiore, arrossamento e prurito intorno al sito della puntura, mentre le reazioni sistemiche possono causare sintomi come difficoltà respiratorie, orticaria e shock anafilattico.
Questi sono solo alcuni esempi delle principali allergie primaverili o estive, ma ci sono molte altre sostanze che possono causare allergie durante queste stagioni. Se si sospetta di avere un’allergia, è importante consultare un allergologo per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

Quali sono i più comuni esami per scoprire se si soffre di allergia
Ci sono diversi esami che possono essere utilizzati per scoprire se si soffre di allergie. Alcuni dei più comuni sono:
- Test cutanei: Il test cutaneo consiste nell’applicare una piccola quantità di allergene sulla pelle, solitamente sul braccio o sulla schiena, e poi esaminare la reazione della pelle dopo circa 15-20 minuti. Se si è allergici all’allergene testato, la pelle potrebbe diventare arrossata, gonfia o pruriginosa.
- Test del sangue: Il test del sangue può rilevare la presenza di anticorpi specifici per determinati allergeni nel sangue. Questo tipo di test può essere utile per individuare allergie alimentari o allergie in pazienti che non possono sospendere l’uso di antistaminici o altri farmaci che potrebbero interferire con i risultati dei test cutanei.
- Test di provocazione: Il test di provocazione consiste nell’esposizione controllata all’allergene sospetto in un ambiente medico sicuro, per valutare se si verificano sintomi allergici.
- Esame fisico e anamnesi: Un medico può esaminare i sintomi del paziente e la sua storia clinica per determinare se si tratta di una possibile allergia. Il medico potrebbe anche suggerire di tenere un diario dei sintomi per monitorare l’andamento delle reazioni allergiche.
- Test respiratori: I test respiratori possono essere utilizzati per valutare la funzione polmonare e per individuare eventuali allergie respiratorie come l’asma.
La scelta del tipo di test dipenderà dalle circostanze individuali del paziente e dalla possibile fonte di allergia sospettata. In ogni caso, è importante consultare un allergologo o un medico specializzato in allergie per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
Prevenzione e trattamento allergie e raffreddore
Ci sono antistaminici e decongestionanti disponibili per entrambe le condizioni, ma è importante scegliere quello giusto per i propri sintomi e necessità.
Per il raffreddore, i medici di solito raccomandano riposo, idratazione e farmaci per alleviare i sintomi. Per l’allergia, i medici possono prescrivere antistaminici, decongestionanti e immunoterapia.
Inoltre, non mancano misure preventive che possono aiutare a prevenire le allergie, come l’utilizzo di filtri per l’aria o l’evitare le sostanze allergeniche.
In particolare per evitare il raffreddore, le indicazioni di rito sono quelle di lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi il viso, limitando il contatto con persone malate. Per prevenire le allergie, invece, banalmente le raccomandazioni vertono attorno all’attenzione alla non esposizione di evitare gli allergeni noti, usare l’aria condizionata e la filtrazione dell’aria in casa.
Insomma distinguere tra raffreddore e allergia può essere difficile, ma alcuni sintomi possono aiutarci. Se ciò non basta, ovviamente, il consiglio è quello di effettuare indagini più approfondite, al fine di trovare il giusto trattamento. Ricorda che il raffreddore è causato da un virus e di solito dura una settimana o due, mentre l’allergia può causare sintomi a lungo termine come eczema e asma. Se hai dubbi, consulta sempre il tuo medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Inoltre, la prevenzione è importante per entrambe le condizioni, quindi prendi le misure necessarie per evitare il contagio del raffreddore e gli allergeni noti per l’allergia. Speriamo che questi consigli ti aiutino a distinguere tra raffreddore e allergia e a trovare il giusto rimedio per i tuoi sintomi, alleviandone le conseguenze.