Realizzare una fungaia è un operazione che può essere fatta con estrema facilità; il Pleurotus ostreatus, comunemente conosciuto con il nome di fungo orecchione, è una delle specie più coltivate. Il modo più veloce per ottenerla è acquistare dei substrati appositi, preparati inoculati con ceppi selezionati e già contenenti le spore specifiche e che una volta raggiunte le condizioni ideali, inizieranno a sviluppare i funghi. Il luogo che si decide per la coltivazione sarà di fondamentale importanza: sarà necessario infatti riprodurre le condizioni ideali di umidità, luce e temperatura e lì, posizionare queste ” ballette ” di substrato. Primavera, autunno e primo inverno, sono i periodi ideali per iniziare una coltivazione di questo tipo.
E’ importante evitare il variare improvviso della temperatura che dovrà oscillare tra i 14° C e i 16° C, per l’ intera durata dell’ operazione. Sarà necessario spruzzare acqua con un nebulizzatore in modo costante, sul substrato utilizzato per mantenere un tasso di umidità del 70-75 % . Il composto non dovrà essere esposto ai raggi del sole o al vento, ma la luce del sole è necessaria quindi bisognerà evitare di conservare in un luogo buio. Dopo 9 – 10 giorni dalla comparsa del carpoforo, il fungo raggiunge lo stato maturo. Non appena spuntano i primi funghi è necessario aumentare l’ umidità dell’ aria fino all’ 86 % circa; operazione che può essere facilmente eseguita poggiando la nostra fungaia su di un sacco bagnato. E’ ovvio che iniziare la coltivazione in ambienti con un tasso di umidità già alto, rende non necessari certi accorgimenti. Se nello stesso spazio sono disposte diverse ballette è consigliabile effettuare ricambi d’ aria di tanto in tanto. Una volta avviata la fruttificazione è meglio tenere alto il livello di umidità, i funghi verranno fuori dai buchi già predisposti senza ulteriori sforzi.
Tutta la crescita dovrà essere accompagnata di tanto in tanto da bagnature sino al momento della raccolta che verrà effettuata non appena la cappella gonfierà e il bordo, prima ripiegato tenderà a diventare dritto. I funghi non vanno tagliati alla base, se si desidera una nuova riproduzione, ma estirparti mediante una lenta rotazione. L’ intero processo generazione ha una durata di 10-20 giorni circa, al termine dei quali, raccolti i funghi, il composto si deve lasciare riposare senza ulteriori applicazione di acqua, sino a quando non si vedrà spuntare la seconda generazione, definita ” volata ” . L’operazione si può ripetere fino a quattro volte, a seconda della stato della balletta. Nel corso della produzione si può notare una polverina bianca: non sono altro che spore prodotte dal fungo; Nessuna paura sta solo ad indicare che i funghi sono pienamente maturi e che è arrivato il momento di raccogliere e consumare.