Come utilizzare Slingshot, è una delle domande che migliaia di internauti si stanno ponendo in questi giorni. D’altronde, dopo tante critiche sulla privacy, era inevitabile che Facebook tentasse, in qualche modo, di arginare le tante critiche su questo versante, incrementando gli sforzi in questo settore.
Tra le tante iniziative messe in campo dal Social blu, non manca neppure un’app come Slingshot. App che promette, sin dalla sua uscita, di riscuotere non poco successo fra gli internauti, grazie alla sua grande facilità di utilizzo e alle tante features di cui dispone. Su tutte la novità sfiziosa, di poter accedere al contenuto ricevuto, solo e soltanto dopo aver risposto allo stesso.
In questa guida vedremo come usare ed installare “Slingshot“, lo “Snapchat” di Menlo Park che bada alla nostra riservatezza.
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Che cos’è Slingshot e a cosa serve
Slingshot, presto in arrivo anche sul PlayStore ufficiale di Google, è una sorta di integrazione a Facebook. Non occorre una grossa preparazione o dedicare ore e ore alla lettura di massicci manuali per comprendere come utilizzare Slingshot. Così come Snapchat al quale si rifa chiaramente, Slingshot presenta una estrema semplicità di utilizzo ed una grafica essenziale; aspetti, però, che non ne condizionano le tante funzionalità. Ad esempio l’inserimento di un testo a corredo della foto o la possibilità di disegnare a mano libera sulle nostre immagini.
Una volta avviato, infatti, dovremo loggarci con le credenziali del celebre social network di Zuckerberg. Successivamente basterà usarlo come le altre app di messaggistica di proprietà di FB: si seleziona un contatto e gli si inviano messaggi oppure foto&video; girati sul momento (o prelevati dalla galleria del device).
Il contenuto inviato può essere arricchito da didascalie varie ma potrà essere visto, dal destinatario, solo dopo che anche quest’ultimo abbia inviato, a sua volta, un contenuto.
Da notare, poi, un altro elemento che sancisce la natura social di quest’app: gli autoritratti scattati con la fotocamera anteriore saranno sempre in versione panoramica, in modo da potervi far rientrare anche gli amici della propria comitiva.
E la privacy? Un po’ come per ogni messaggio di James Bond – messaggio che si sarebbe cancellato entro pochi secondi – e così come in Snapchat (non per niente programma che Zuckenberg aveva provato inutilmente di acquistare), anche in questo caso i contenuti si auto cancelleranno dopo esser stati visualizzati anche una volta sola, tutelando totalmente la privacy dell’utente dalla possibilità di una visualizzazione successiva di occhi indiscreti.