Gli smartphone stanno generando una vera e propria dipendenza in tutti noi, inutile negarlo.
Fanno parte così tanto della nostra vita che ormai tutti tendiamo a dormire col nostro device sul comodino, in barba ad ogni possibile o meno inquinamento elettromagnetico.
E per chi si nasconde ancora dietro al dito dello strumento di comunicazione, basta la semplice osservazione quotidiana di tavoli di commensali in cui, invece di guardarsi in faccia, buona parte delle persone trascura il proprio interlocutore a vantaggio dello smartphone
D’altronde a confermarlo un sondaggio di Counterpoint Research, riportato da il Sole 24 Ore, da cui emerge che un 50% dei 3.500 utenti del sondaggio, trascorre almeno 5 ore giornaliere dinnanzi al telefonino, di cui la metà per un periodo più vicino alle 7.
Insomma un numero inquietante, considerando che tolte le 8 o 9 ore di sonno, ciascuno di noi dedica allo schermo del suo telefonino quasi metà della propria giornata.
Altro problema nel problema, l’utilizzo notturno dei dispositivi. Sotto questo delicato punto di vista gli esperti sottolineano come questo finisca per “confondere” i meccanismo neuro-fisiologici del nostro corpo, determinando, in caso di uso prolungato, l’insorgere di possibili disturbi come insonnia, stanchezza diurna, malumore, sino ad una vera e propria dipendenza e possibili problemi psichici anche più complessi.
Vediamo allora come provare a disciplinare l’utilizzo, grazie ad una semplice app, volontà permettendo.
Indice Guida Gratis:
Liberarsi della dipendenza dello smartphone
Preleviamo ed installiamo l’app per Android nota come “iDon’t” (http://www.idont.it/).
Al seguito dell’avvio ci verranno sottoposte 10 domande alle quali dovremo rispondere sinceramente e d’istinto.
Verrà stilato un responso di dipendenza (o meno) e consigliato un uso massimo dello smartphone superato il quale il nostro device funzionerà solo come telefono. Volendo, nel profilo, è possibile variare il limite massimo di ore per utilizzare le funzionalità “smart” del telefono.
Nella scheda “Le mie app”, infine, potremo vedere il tempo medio di uso delle varie app e quali siano ad alto utilizzo: visionato questi dati, possiamo mettere in blacklist le app più esigenti in termini di tempo e lasciare sbloccate le altre per una migliore gestione del tempo.
A questo punto, non barate! Rispettate le restrizioni di iDon’t e fate (anche) altro!