Navigare sulle acque aperte porta con sé una sensazione di libertà ineguagliabile, ma anche la responsabilità di essere preparati per ogni evenienza. Il mare, per quanto possa essere incantevole, nasconde pericoli che possono trasformare un’avventura in una vera e propria emergenza. Affrontare una situazione di emergenza in mare significa prima di tutto non farsi trovare impreparati. La conoscenza e la preparazione sono le chiavi per gestire efficacemente qualsiasi situazione critica che possa presentarsi.
Alcune emergenze sono governabili con le giuste attrezzature e un piano d’azione ben definito, mentre altre possono assumere caratteristiche di imprevedibilità tali che l’unica cosa che conta è uscirne fuori per salvare la vita. La variabilità delle condizioni meteo, guasti improvvisi all’imbarcazione o incontri indesiderati con la fauna marina, sono solo alcune delle situazioni che possono mettere a rischio l’incolumità di equipaggio e passeggeri. È fondamentale quindi avere a bordo gli strumenti adeguati e conoscere le procedure da seguire per affrontare al meglio ogni tipo di emergenza.
In ogni caso, determinante è la capacità di reazione lucida e il sapere cosa fare. Disporre degli strumenti essenziali per affrontare un’emergenza in mare e saperli utilizzare correttamente può fare la differenza tra la sicurezza e il pericolo. Da qui l’importanza di formarsi, di pianificare e di equipaggiarsi adeguatamente prima di ogni partenza. Questo articolo esplorerà gli strumenti indispensabili che ogni navigante dovrebbe avere a bordo, fornendo le conoscenze base per affrontare le emergenze con competenza e calma.
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Come affrontare le emergenze in mare
Sono numerose le situazioni emergenziali che i naviganti possono trovare quando si trovano in mare, tra queste sono sicuramente da annoverare le avarie e l’affondamento.
Bisogna tuttavia rilevare che nelle normali attività di marineria le attività emergenziali costituiscono un evento improvviso, spesso risolto positivamente grazie al fatto che anche per le circostanze impreviste il livello di misure atte a contenerle si dimostrano efficaci.
Diverso è il discorso per chi non svolge professionalmente delle attività di marineria come quelle ad esempio della pesca, in questo caso il rischio più grosso davanti a una situazione emergenziale improvvisa è ùfarsi prendere dal panico.
In caso di guasti o danni sofferti da un’ imbarcazione durante la navigazione, la prima esigenza è di comunicare per lanciare un SOS, non sempre, infatti, si è in grado di intervenire per riparare un guasto del motore o in caso di esaurimento del carburante.
Chiedere soccorso vuole dire fare arrivare la richiesta, ragion per cui non possono allora mancare alcuni strumenti essenziali senza i quali è meglio non affrontare il mare: tra questi sono indispensabili gli strumenti per lanciare dei segnali quali, ad esempio, fuochi a mano che producono una luce rossa e una piccola boa fumogena dalla quale fuoriesce un fuoco arancione e dei razzi a luce rossa di forte luminosità e che arrivano ad un’altezza superiore ai 300 m; questi attrezzi di soccorso, che l potremmo definire di base, risultano efficaci nel caso in cui si navighi entro le tre miglia e si possaessere avvistati da terra.
A dire il vero abbastanza analoga è la dotazione di quei naviganti che vanno oltre, anche se in questi caso cambia la quantità dei dispositivi necessari.
In caso,a d esempio, di chi si avventuri sneza limiti dalla costa, questo è il kit indispensabile raccomandato:
Navigazione senza alcun limite dalla costa
- 1 Epirb;
- 1 Zattera di salvataggio Oceanica (per tutte le persone a bordo);
- 1 giubbotto di salvataggio 150N per ogni persona a bordo;
- 1 salvagente anulare con cima;
- 1 boetta luminosa;
- cassetta pronto soccorso Tab.D;
- bussola e tabella di deviazione (quest’ultima solo per imbarcazioni);
- 1 orologio;
- 1 barometro;
- 1 binocolo;
- carte nautiche della zona di navigazione;
- strumenti di carteggio;
- 2 boette fumogene (incluse nel kit razzi senza limiti dalla costa);
- 4 fuochi a mano a luce rossa (inclusi nel kit razzi senza limiti dalla costa);
- 4 razzi a paracadute a luce rossa (inclusi nel kit razzi senza limiti dalla costa);
- fanali regolamentari (in caso di navigazione diurna fino a 12 miglia: almeno una torcia a luce bianca, con batterie di rispetto);
- segnale sonoro (fischietto); per barche oltre i 12 metri, fischio e campana (la campana può essere sostituita con un dispositivo sonoro portatile);
- 1 apparato Vhf;
- 1 riflettore radar;
- 1 pompa o altro attrezzo di esaurimento (solo barche senza marchio “CE”);
- estintori (solo barche senza marchio “CE”).
Emergenza in mare: gli strumenti di sicurezza necessari
Altrettanto importante è avere a disposizione strumenti di comunicazione a voce e di localizzazione. Non è in questo caso sufficiente un normale telefono cellulare, ma è opportuno dotarsi di un telefono satellitare che non ha problemi di campo e può sostituire la strumentazione ricetrasmittente normalmente utilizzata dai naviganti.
Tra gli strumenti indispensabili in caso dovesse scoppiare un incendio a bordo non possono mancare degli estintori che consentono di intervenire efficacemente per spegnere eventuali focolai. Ma non si può pensare di affrontare un’emergenza senza considerare l’eventualità che ogni navigante vorrebbe scongiurare: l’affondamento dell’imbarcazione.
In questo caso per una questione di sopravvivenza è opportuno avere a bordo dei salvagenti a pettorina autogonfiabili o meglio ancora una zattera di sicurezza autogonfiabile che permette di evitare l’immersione, è questo un elemento da non sottovalutare specialmente per chi dovesse trovarsi in una situazione di emergenza in mare durante il periodo invernale e di notte, spesso infatti in casi di una prolungata immersione i rischi di morire assiderati sono superiori a quelli di morire affogati.
In ultimo bisogna tenere presente che in tutte le emergenze comprese quelle in mare, abbiamo bisogno di affrontare con calma la situazione evitando che il panico abbia il sopravvento e ci impedisca di agire: può essere vitale!
Chi contattare in caso di emergenza in mare
Il Numero Blu della Guardia Costiera rappresenta una linea di soccorso vitale, accessibile gratuitamente 24 ore su 24, per chiunque si trovi in situazione di difficoltà in mare. Tramite il numero 1530, è possibile mettersi immediatamente in contatto con l’operatore della Centrale Operativa più vicina o con la Capitaneria di Porto della zona, garantendo un intervento tempestivo in caso di emergenza. Questo servizio svolge un ruolo cruciale nel monitoraggio della sicurezza marittima, nell’organizzazione dei porti e nella protezione di chi naviga.
Sul sito ufficiale della Guardia Costiera, parte integrante del Corpo della Marina Militare, all’indirizzo www.guardiacostiera.it, vengono fornite preziose indicazioni ai bagnanti e ai navigatori su come comportarsi responsabilmente in mare per prevenire incidenti e pericoli. Qui è possibile reperire linee guida dettagliate sulla sicurezza in navigazione e un codice di condotta per chi fa il bagno, arricchiti da una sezione con i consigli disponibili in varie lingue, tra cui inglese, francese, spagnolo e tedesco, per assicurare che l’informazione sia accessibile a un pubblico internazionale.
Quando si tratta di emergenza in mare e come trasmettere la richiesta di aiuto
In situazioni critiche in mare, riconoscere tempestivamente il tipo di emergenza è fondamentale. Queste possono variare da un uomo caduto in acqua, a incendi o esplosioni a bordo, passando per fallimenti strutturali come falla o speronamenti, fino a situazioni di imbarcazioni in avaria, alla deriva, incagliate, capovolte o addirittura in procinto di affondare. Dopo un’accurata valutazione, la Guardia Costiera mobiliterà immediatamente i mezzi di soccorso più adatti e disponibili, come i motoscafi dei Soccorritori in Mare, per affrontare l’evento.
In caso di emergenza, è vitale fornire ai soccorritori dettagli chiave per un efficace intervento di soccorso. Le informazioni fondamentali includono la posizione esatta dell’imbarcazione, la natura del problema, il conteggio delle persone presenti a bordo, il tipo e il nome dell’imbarcazione. Per allertare i soccorsi, è possibile utilizzare una ricetrasmittente VHF sul canale 16 o un cellulare per chiamare il 1530, comunicando chiaramente e ripetendo tre volte il messaggio di soccorso, specificando il tipo di emergenza, la posizione, il numero di persone a bordo, seguito dal tipo e nome dell’imbarcazione.
In situazioni meno gravi, ma comunque urgenti, come avarie del motore o del timone, problemi all’elica, disalberamenti o richieste di consulto medico, lo schema di comunicazione rimane simile. L’obiettivo è sempre fornire informazioni precise sulla localizzazione e sulla natura del problema per consentire un rapido intervento. Anche per segnalare pericoli alla navigazione, come oggetti alla deriva o condizioni meteorologiche avverse, è essenziale comunicare efficacemente usando la ricetrasmittente VHF o il telefono. Questo approccio consente di avvisare tempestivamente sia le imbarcazioni nelle vicinanze sia le autorità a terra, permettendo di diffondere le informazioni necessarie per prevenire incidenti e assicurare un intervento più celere.
Quali dati indicare nella richiesta di soccorso in mare
Emergenza: dare ai soccorritori le informazioni seguenti
- o La posizione della barca
- o La natura del danno
- o Il numero di persone a bordo
- o Il tipo di barca
- o Il nome della barca
Emergenza: come allertare
Tramite ricetrasmittente VHF canale 16 o chiamando da cellulare il 1530, formulare chiaramente il messaggio di emergenza tramite ricetrasmittente VHF pronunciando le seguenti parole:
- o Mayday – Mayday – Mayday qui è la barca (tipo e nome della barca) ripetere tre volte,
- o Tipo di emergenza (natura del sinistro)
- o La posizione (posizione GPS o azimut/distanza da un punto distinguibile)
- o Numero di persone a bordo
- o Qui la barca (tipo e nome della barca) passo e chiudo.
Seguendo queste raccomandazioni si facilita l’operazione di soccorso e il salvataggio avverrà più velocemente.
(fonte Foto motonauticastore, qui trovi il sito)